Erano poche settimane che la nota attrice romana aveva pubblicamente denunciato, all'interno del programma su Rai Tre condotto da Bianca Berlinguer Cartabianca, come molte altre colleghe quanto dovuto sopportare dall'ormai noto alle cronache di tutto il mondo produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein quando era ancora giovanissima e a inizio carriera. Aveva cercato di far capire la situazione in cui si era trovata e le ragioni per cui non ne aveva più parlato. Ragioni discutibili, ma come dico io a volte bisognerebbe "trovarcisi" e poi a onor del vero non tutti reagiscono allo stesso modo nella medesima situazione.
Comunque effettivamente quello che non ho capito benissimo è perché parlarne a distanza di vent'anni come fosse appena accaduto. Ipotesi, lo scandalo è scoppiato i nomi sono venuti fuori e allora buttiamo legna sul fuoco. E d'altronde non è abitudine comune, e non solo qui da noi per una volta, salire e/o scendere dal carro del vincitore quando fa più comodo?
La conseguente
intenzione di Asia Argento di lasciare l'Italia, parole sue testuali: “In Francia la gente mi ha fermato per la strada per ringraziarmi, in Italia invece mi guardavano male […] Nessuno a dirmi ‘brava’. La mia non è paranoia: non so se dover camminare a testa alta o nascondere la testa in un foulard […] quest’estate lascerò per sempre l’Italia […] “, non
credo sinceramente abbia lasciato l'amaro in bocca a tanta gente.
Punto di vista anche questo sia chiaro, in quanto le ragioni per cui
un personaggio dello spettacolo piace più o meno possono essere le
più disparate e personali che vanno oltre la bravura dell'artista in
questione.
Fatto
sta che avevamo metabolizzato l'importante e personalissima decisione
dell'attrice. E invece no. Eccola in prima serata l'altro ieri sempre
a Cartabianca (puntata integrale per i più curiosi) ma
stavolta con il contraddittorio, non un contraddittorio teso a
difendere chi assume certi atteggiamenti approfittando della sua
posizione chiaro ma la presenza di Vladimir
Luxuria
( all'anagrafe Wladimiro Guadagno) e il direttore di
Libero Pietro
Senaldi
credevo
potesse innalzare la qualità della puntata e non ricondurla a quello
che era stata l'apparizione precedente di Asia Argento.
Manco
a dirlo. La mia impressione personale è stata invece che queste
presenze siano servite solamente a rafforzare i concetti espressi
dall'attrice nell'altra apparizione e che anzi i punti di vista dei
due ospiti le dovessero fare da trampolino per esprimere solamente le
sue idee in merito alla famiglia di vecchio stampo patriarcale e una
cultura misogina.
In
tutto questo la Bianca Berlinguer finge di moderare ma a mio parere
alimenta a modo suo l'ira di Asia che continua a premere sui suoi
concetti, mentre l'arrivo di un Andrea Scanzi chiaramente propeso
alle “tesi” dell'attrice e per chiudere in bellezza quello della
comica Geppi Cucciari, che ha ormai ben capito lo stile del
programma, portano decisamente più in basso del dovuto la puntata
del programma.
Insomma
concludendo uno spettacolo direi indecoroso per una prima serata del
network nazionale, non ho capito se perché teso a “cavalcare”
il programma “l'onda dello scandalo” (che tra pochissimo comunque
dimenticheremo tutti) o se perché Bianca Berlinguer dopo che lo
scorso anno le è stata tolta la direzione del Tg3 ha perso come
dire la bussola.
Bisognapensare.
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