Eggià. Il famoso fiore bianco-rosso simbolo dei viola è improvvisamente appassito in un secondo tempo dominato dalla compagine simbolo della capitale.
E dire che nella
prima parte della gara avevo anche un tantino patito per la mia
squadra del cuore, ma sono stato puntualmente smentito. Non so se
sarà una stagione di record e grandi risultati, da anni però non
mi divertivo tanto a vedere la lupa romanista così agguerrita.
Intanto ci gustiamo il record delle dodici vittorie
consecutive fuori casa,
mai nessuna prima!
Dopo i gol fondamentali
dei vari Kolarov, Perotti, El Shaarawy, Dzeko e Fazio finalmente
all'appello ha risposto anche un altro attaccante di ruolo, Gerson.
Il ventenne brasiliano proveniente dalla Fluminense promessa del
calcio brasiliano ad alti livelli, si è sbloccato proprio a Firenze
contro i viola. E volendo ancora parlare di record, diciamo che
iniziare col segnare in serie A una doppietta esterna a Firenze
promette tanto tanto bene.
Gerson Santos da Silva
La cronaca nuda e cruda
vede un sostanziale equilibrio nel primo tempo, con i viola che per
due volta riacciuffano i gol del brasiliano. Veretou al 9° e Simeone
al 39°, dopo i gol di sinistro al 4° e al 30° su assist di El
Shaarawy prima e poi di Gonalons. I sincronismi difensivi non possono
essere ancora perfetti ma la difesa con Fazio e Manolas sicuro che
migliorerà, i ragazzi hanno stoffa da vendere!
Legittimo il tentativo
della squadra viola di pensare a vincere, ma la seconda frazione è
stata segnata dal testa-spalla di Manolas al 5° su angolo. Ormai ci
ha abituato Alisson Ramsés Becker alle sue grandi parate e ne
abbiamo goduto anche stavolta (d'altronde a questo serve il
portiere). Progressivamente la squadra di casa subisce il gioco
della Roma fino a incassare al 42° il definitivo 4-2 di un Perotti
sempre determinante. Quest'ultimo su preciso lancio di un Nainggolan
che ha giocato stavolta, ovunque lo metti va sempre bene, davanti
alla difesa.
Ancora una volta, mi
ripeto, voglio fare i complimenti a Di Francesco che come in una
partita a scacchi azzecca ogni mossa al momento giusto.
E giocare a scacchi senza
alcune pedine importanti parlo ovviamente dei tanti infortunati, è
davvero difficile e altro record dico io che è proprio questo. Un
allenatore già molto maturo per la sua età che sta imprimendo alla
Magica una mentalità vincente, quella che mancava di più a mio
parere.
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