lunedì 13 maggio 2019

IL MIO GIRO D'ITALIA

Da oltre dodici anni risiedo a Frascati, cittadina di 22.000 abitanti che fa parte della città metropolitana di Roma Capitale. Come potete leggere nell'articolo in link domani e il 15 maggio il sindaco ha disposto che tutte le scuole restino chiuse in occasione della tappa del Giro D'Italia. 
Vorrei sorvolare sul fatto che (finalmente...?) alcuni tratti di asfalto siano stati ripristinati per consentire agli atleti il passaggio sicuro, ma non riesco a sorvolare: i ciclisti non devono rischiare (sacrosanto) cadute con le conseguenze immaginabili, mentre noi poveri umani cittadini sopportare che automobili, motociclette e altri mezzi con cui ci spostiamo quotidianamente molto spesso abbiano dei danni invece si...? Perché? Perché il ciclismo è uno sport mentre noi che paghiamo le tasse, troppe tasse, non siamo considerati affatto? 
Inutile aggiungere che la viabilità sarà deviata all'occorrenza e io che ad esempio abitando proprio vicino al passaggio fino alle 19:00 del 14 non posso rientrare a casa MIA con la MIA automobile.
Ma l'aspetto peggiore, che più mi fa rabbia, è quello appunto legato alla scuola. Non sono io a dire che il nostro sistema scolastico è allo sbando totale da troppi anni. Riforme su riforme che annullano le precedenti creando un caos indescrivibile e ragazzi usciti dalle scuole superiori che, lo possiamo vedere ogni giorno qui sui social, non conoscono le regole basilari della grammatica, non hanno che una minima parte di conoscenza del lessico della lingua più bella del mondo. E dovrebbero affrontare l'università.... Ma come? I programmi ministeriali puntualmente non vengono completati e tra l'altro svolti alla leggera, troppo alla leggera, da insegnanti stanchi di fare un lavoro spesso sottopagato e non certo supportato da un Ministero che da un giorno all'altro cambia titolare a seconda del vento che tira in Parlamento.
Poi ci si lamenta della fuga di cervelli. Tranquilli se si continua così tra pochi anni cervelli in fuga non ce ne saranno più! Bisognerebbe al contrario invece insegnare ai giovani che la scuola è preparazione, seria, al mondo del lavoro. Mondo lavorativo dove non ci saranno giorni in cui si va in gita, in cui è chiuso il lavoro perché passa il Giro d'Italia o permessi, malattie, e ancora fantomatiche alternanze scuola-lavoro in cui alla fine non si fa niente e ancora assemblee scolastiche che servono solo da scusa per non fare lezione. 
E che il datore di lavoro invece ti costringerà a finire quello che stati facendo e magari senza neanche pagarti gli straordinari, perché è così, pena la sostituzione con un altro che ha bisogno di lavorare.
Ci si lamenta anche di giovani costretti a lavorare per cinque-seicento euro mensili ad un call center, magari per una società straniera, e non ci si chiede perché. 
La risposta è ovvia: perché non valgono tanto da esigere e meritare una professione meglio remunerata.
E ancora non si dica che le aziende non ce la fanno ad andare avanti, che chiudono o peggio sono rilevate da altre aziende, ovviamente non italiane. 
Dopo essere state acquistate però da chissà chi magicamente riprendono a funzionare...
Svegliati popolo. Svegliati o sarà tardi. 
Perché quando penserete ci sarà tempo, tempo non ce ne sarà più.

lunedì 3 dicembre 2018

IL CASO DI FREDY PACINI. LETTERA APERTA A MASSIMO GRAMELLINI

Egregio dottor Gramellini le scrivo perché la stima che ho per lei è davvero altissima, sono sincero mi creda. Da anni la seguo e sono abituato a condividere le sue parole scritte e quelle parlate, ed è proprio per questo che mi permetto di inviarLe questo mio pensiero oggi. 
Ho apprezzato al solito quello che ho visto sabato sera nel programma che conduce su RAI tre, se non fosse che il finale che Lei ha voluto dare alla puntata mi ha fatto un tantino riflettere.
È sacrosanto affermare che non si può pensare di difendersi da sé quando c'è un potere costituito preposto a tale scopo. Sarebbe un errore tremendo prenderne il posto anche per un momento, e su questo siamo come logica comune vuole perfettamente d'accordo. 
Ed è qui dottor Gramellini che entro, mi passi la definizione mutuata dallo sport nazionale, a gamba tesa. Il signor Fredy Pacini, anche se scopro non aver subìto una quarantina di furti ma un numero decisamente inferiore, ha fatto quello che il più profondo istinto di conservazione insito nell'animo di ogni essere vivente, non solo nell'uomo, spinge a fare: difendersi.
Difendersi, si. 
Perché dopo che quel potere costituito che avrebbe dovuto difenderlo ha evidentemente mancato il suo compito, e non sto a divagare sui possibili innumerevoli motivi, il signor Pacini ha deciso di trasferirsi a vivere nella sua attività commerciale, nel tentativo di fare da deterrente a dei ladri di biciclette. 
Qual'è il limite dottore, fin dove può arrivare l'umana sopportazione? Un uomo che rinuncia ad una vita sociale normale e anche probabilmente una vita familiare tradizionale per assumersi il compito che qualcuno deve per legge e convenzione sociale avere, ecco questa sarebbe la vera colpa del signor Fredy?
E allora, sempre nel massimo rispetto della Sua opinione e di quanti come Lei, dottor Gramellini posso accettare certo il concetto in assoluto che errore enorme è farsi giustizia da sé, ma non posso accettare che quando una giustizia che lo stato CI DEVE non c'è una persona debba rinunciare a difendere se stesso, il proprio lavoro o attività, ma soprattutto rinunciare ad una vita normale a cui come me e come Lei ha tutto il diritto. 
La ringrazio per il tempo che perderà nel leggere questo mio sfogo, confermando la mia stima e il mio rispetto per lei e il modo notevole in cui svolge la sua professione.

Paolo Imperatori, Roma.

lunedì 3 settembre 2018

Terza di andata. Terza di Ronaldo a vuoto, ma non c’è problema


Grosso demerito sarebbe stato per il Milan non battere in casa la Roma (2-1) nel venerdì d'anticipo della terza giornata. 
Come si dice in questi casi Roma impalpabile (un complimento) e i nodi vengono al sempre pettine. Dominio rossonero nel primo tempo con vantaggio di Kessié al 40°. Il momentaneo pareggio della Roma al 59° con Fazio, sempre grazie al cambio modulo in corsa di Di Francesco.
La risolvono in un bel duetto Iguain con Cutrone al 94°, che insacca da due passi. Da registrare un gol per parte nella seconda frazione annullati giustamente dal Var e come ho già detto una Roma che paga scelte societarie tese solo al guadagno.

Alla terza possibilità l'Inter si sblocca fuori casa (Bologna-Inter 0-3). Alla sua prima da titolare (Icardi fuori per un fastidio muscolare) il belga acquistato dalla Roma apre le danze al 66° con un tiro angolatissimo, senza colpa nessuna di Skorupski
Buon tentativo dei padroni di casa al 73° con Santander, fuori di poco ma che necessariamente offre il fianco agli avversari. Infatti l'Inter chiude i giochi all'81° con Candreva e poi all'84° con Perisic. Finalmente una bella Inter, e nonostante le dichiarazioni di Spalletti forse un po' più dipendente da Nainggolan di quanto si pensi. D'altronde se c'è un calciatore in grado di fare la differenza a centrocampo è lui, e i giallorossi lo sanno bene. Terza a vuoto per il Bologna, Inzaghi deve fare di più.


Non diventerà certo un tormentone, ma al portoghese della Juventus ancora non a segno qualcuno ci pensa


Alla terza presenza tutti aspettavano il primo gol di Cristiano Ronaldo, invece non è così ma nessun problema per i bianconeri che vincono ancora fuori casa (Parma-Juventus 1-2). Subito il vantaggio bianconero con Mandzukic al 2°, c'è poi il ritorno di un buon Parma che pareggia al 33° con un grande Gervinho in giornata. Gervinho continua a dare filo da torcere alla retroguardia della juve che al solito quando occorre si trasforma, stavolta dopo il cambio di Bernardeschi con Douglas Costa al 55°. Bastano tre minuti per mettere il risultato al sicuro: Matuidi su passaggio di Mandzukic spara sotto la traversa dell'incolpevole Sepe. Esce Gervinho ancora non in grado di giocare i 
novanta e diventa ancora più evidente l'inferiorità del Parma. Ovviamente per Allegri tutto bene.

L'anticipo delle 18:00 della domenica vede una vittoria dei viola (Fiorentina-Udinese 1-0). Terza rete del centrocampista Benassi al 73° che decide una partita molto tattica e che dimostra una buona maturità della Fiorentina di Pioli. Discesa di Chiesa che centra in area, il gioco è fatto e inutili i restanti minuti e tentativi della squadra di Velazquez.    

E come in ogni giornata che si rispetti la sorpresa non poteva mancare


A differenza della scorsa settimana contro i rossoneri, questa volta il Napoli non riesce a riacciuffare partita e risultato (Sampdoria-Napoli 3-0). Un'ottima Samp già all'11° è in meritato vantaggio con Defrel su contropiede, il secondo gol sempre di Defrel al 32° stavolta complice la deviazione di Albiol. Prova ma non è convinto il Napoli con due sostituzioni, entrano Ounas e Mertens ma la 
minestra non cambia. Anzi, è al 75° che Quagliarella chiude i giochi con un tacco al volo come si diceva una volta da antologia. 
Napoli irriconoscibile che lascia la testa della classifica ai bianconeri.

Seconda vittoria del Sassuolo dopo quella all'esordio di campionato contro l'Inter ( Sassuolo-Genoa 5-3). E' il Genoa che al 27° apre le danze con Piatek su rimpallo, ma già al 35° con un bel diagonale Boateng arriva il pareggio dei padroni di casa. Seguono Lirola al 38° e Babacar al 41° ma il guaio lo fa con una autorete Spolli al 47°. Al 63° è Ferrari di testa sugli sviluppi di un corner che porta i padroni di casa sul 5-1. Accorciano Pandev al 70° e all'83° Piatek, ma non basta.  

Le altre partite


Chievo-Empoli chiudono a reti inviolate (0-0). Buon Empoli ed un Chievo preoccupato descrivono una partita senza grossi picchi. Diversi palloni gol sciupati da entrambe e qualche sfilacciatura difensiva veneta. Un punto prima della sosta che fa poco ma basta ad entrambe prima della pausa nazionale.

Brutta partita all'Olimpico di Roma tra Lazio e Frosinone (1-0). La risolve solamente nel secondo tempo al 49° Louis Alberto su respinta in mischia da dieci metri. La Lazio probabilmente dopo le due sconfitte aveva paura ed è riuscita solo di misura a battere la neopromossa Frosinone.  

A Bergamo di misura il Cagliari come la scorsa stagione regola l'Atalanta (Atalanta-Cagliari 0-1). Un successo meritato contro una squadra scarica mentalmente dopo il ko col Copenaghen. Il gol decisivo di Pasalic al 45° su punizione di Barella, ed un secondo tempo senza particolari emozioni. L'Atalanta si riprenderà, ma oggi non era in serata.

La partita dei granata finisce per ultima a causa di una sospensione per pioggia. Torino-Spal (1-0), gol di N'Koulou al 54° su angolo di Soriano e così fino alla fine. Primo successo dei granata in campionato alla terza giornata. Dopo le due vittorie al contrario la Spal deve fare i conti con la sua prima sconfitta.   

Sotto la classifica provvisoria e la quarta giornata, dopo la sosta per gli incontri di Nation League della Nazionale previsti il 7 settembre Italia-Polonia (Stadio Dall’Ara di Bologna) e il 10 settembre Portogallo-Italia.




venerdì 31 agosto 2018

Asia Argento e i suoi fantasmi. Storia di amicizie, molestie e notorietà



La storia che spesso e sempre a torto sbagliando dimentichiamo, ci insegna sempre. E quello di Asia Argento non è altro che l'ennesimo fulgido esempio di questo assioma. Potrei dire: il bue che ha dato del cornuto all'asino. Oppure: scagli la prima pietra... O ancora: a sputare in aria ti torna in faccia.   Ce ne sarebbero altri, ma ormai penso di essere stato chiaro.
Qualche mese fa in occasione dello "scandalo Weinstein" che ebbe conseguenze anche per il regista italiano Fausto Brizzi, ho parlato della nota attrice romana e della sua storia passata su tutti i media. 
Ne ho parlato in occasione della sua doppia apparizione al programma Rai di Bianca Berlinguer "Cartabianca". Asia dichiarò, lo sapete tutti, che anche lei venti anni or sono fu molestata dal più noto produttore statunitense della storia, Harvey Weinstein.
E in seguito a queste dichiarazioni fu subito accolta nel movimento #MeToo, e anche questo lo conoscete, movimento con a capo la sua collega Rose McGowan insieme ad altre attrici coinvolte e non nello scandalo. 

A dire il vero l'appunto che feci ad Asia Argento, dal mio piccolo pulpito, traeva origine dal suo comportamento davanti alle telecamere.
Non mi sarei mai permesso di mettere in dubbio una storia tra l'altro credibilissima e accaduta putroppo anche ad altre colleghe d'oltreoceano. E probabilmente non è neanche da mettere in dubbio, dato che niente fa presupporre sia stato dichiarato il falso in merito alla squallida condotta del produttore nei suoi confronti. 

L'atteggiamento davanti alle telecamere dicevo: spesso, forse sbagliando, giudico le persone dal loro modo di porsi di fronte algli altri e di esternare il loro pensiero. Però la sensazione che ricevetti mentre Asia Argento raccontava la sua verità, parlo dei modi di parlare della sua aggressività verso i partecipanti alle puntate, annessi connessi e pontificazioni (mi si passi il termine) sull'idea tutta italiana a suo dire di una famiglia di stampo patriarcale e una cultura misogina, fu quella di una persona infelice e molto combattuta.
Quell'amaro in bocca che resta quando credi che tutto vada logicamente in una direzione è esattamente quanto mi rimase della sua 
impetuosità esternata nel programma. La "minaccia" di lasciare l'Italia come apice di tutto quello che disse poi non fece altro che rafforzare 
la mia convinzione di trovarmi davanti qualcuno dalla personalità a dir poco "travagliata".

E fin qui le mie impressioni del tutto personali, passiamo ad oggi. Una decina di giorni fa una notizia "sconvolge" il web: il New York Times pubblica un'inchiesta molto piccante sul conto di Asia Argento. Sembrerebbe che nel 2013 l'allora diciassettenne baby star Jimmy Bennett sia stato aggredito sessualmente dall'attrice e che, "crollato emotivamente" in seguito all'episodio, il ragazzo abbia deciso di chiedere un "rimborso". La cifra di 380.000 dollari è solo il contorno dell'ennesima notizia-scandalo gossip-agostana, come lo sono tutti gli altri particolari. Carriera finita (era mai iniziata davvero?) per Jimmy, l'ex compagno da poco scomparso di Asia Anthony Bourdin che decide
per non alzare polveroni di pagare. Rose McGowan che la invita ad un completo ed onesto "mea culpa". Ammissioni dei rapporti avuti con 
il giovane attore poi negati. L'invito di Rain Dove (compagna della McGowan) a fare ciò che avrebbe dovuto Weinstein dopo lo scandalo: 
dire la verità. Il fatto che Jimmy le inviasse sue foto nudo da anni, come mai non erano mai saltate fuori...?

Jimmy Bennett

Insomma una ecatombe di affermazioni, negazioni, notizie, smentite, accuse e difese, chiacchiere da gossippari ma anche da comari di provincia intorno a che poi? Probabilmente nulla oltre la cosa più naturale per antonomasia nell'essere umano: la pulsione, il desiderio, l'attrazione fisica che per fortuna esiste da sempre tra uomo e donna. Con buona pace dei religiosi e dei perbenisti di ogni luogo, età, estrazione sociale e genere, eccolo di nuovo qui il fantasma che ci insegue da sempre: signori, il sesso. Che sia istinto o desiderio, che sia bisogno personale o necessità fisica, che sia diciamolo pure divertimento sempre lui è il personaggio principale. 

E' anche la trama, il fine ultimo, il protagonista assoluto della storia dell'uomo e a ragione direi perché tutti gli essere viventi ne hanno sviluppata una loro forma in funzione della prosecuzione della specie.
Senza voler fare troppa cultura la prima guerra storicamente significativa ricordata nei libri, forse fa parte della leggenda ma non troppo, è quella di Troia. Non volendo tralasciare ragioni certamente di carattere economico, devo ricordare chi la causò fisicamente? Elena.
Insieme al desiderio del potere quello sessuale è il più naturale che esista, da sempre. Non so se tutta la faccenda porterà ulteriore notorietà o farà al contrario del male al personaggio Asia Argento, ma il punto io non lo vedo lì. 
Il resto è solamente contorno, l'ennesima storia per il gossip del mese di agosto.
Allora direi, sempre dal mio piccolo pulpito, che condannare o assolvere qualcuno che ha ceduto ad un istinto ancestrale è sicuramente possibile. 
Ci saranno denunce, verranno tirati in ballo motivi, ragioni, fatti reali o inventati, ci saranno aulee di tribunale piene data la risonanza della vicenda e ci sarà una condanna. Ma una cosa mi sento di dire con sicurezza: succederanno ancora fatti simili perché noi siamo fatti così e non potremo evitarlo mai. E' la storia umana e non la cambierà mai nessuno.

Riguardo ad Asia Argento voglio solamente augurarle di fare pace con i suoi fantasmi, che provengano dai film di un padre ingombrante dal punto di vista professionale o da una vita che non ha vissuto come avrebbe voluto e dovuto, o potuto. 
Il "sopra le righe" è un atteggiamento che in un mondo dominato dai media e dai social oggi sicuramente paga, ma cara Asia la sera non è coi media e i social che ci si addormenta bensì con se stessi. 
Quel sorriso che per caso una ventina d'anni fa in mezzo al traffico mi ricambiasti sono sicuro era sincero. 
Potresti ripartire da lì, auguri di cuore Asia. 




martedì 28 agosto 2018

Seconda giornata con qualche emozione. Juventus e Napoli da inseguire


Come la scorsa settimana i due anticipi di lusso di questa seconda giornata non hanno riservato grosse sorprese. Una vecchia signora che in casa, seppure affrontata da una Lazio che doveva riscattare il brutto esordio di sabato scorso, non conosce rivali (Juventus-Lazio 2-0). La Juventus alla sua prima in casa regola col più classico risultato una Lazio che mette molta volontà ma la differenza è troppa. Un gol per tempo Pjanic (30° pt) e Mandzukic (30° st) e finisce tutto allo Stadium. Gli altri come da sette anni ormai a guardare e un Ronaldo, anche per merito dei portieri finora incontrati, ancora a secco.

Seconda vittoria anche per il Napoli di Ancelotti (Napoli-Milan 3-2), ma decisamente più sofferta. Infatti il bel Milan di Gattuso era in vantaggio meritato per 2 a 0 con Bonaventura (14° pt) e Calabria (3° st). Seconda parte di gara appena iniziata, Ancelotti da grande
allenatore quale è cambia modulo: 4-4-2. Doppietta con tiri al volo da fuori di Zielinski (53° e 76°) e il subentrato Mertens (85°) sottoporta chiudono l'esordio in casa del Napoli.


Il Cagliari dopo la sconfitta contro l'Empoli conquista il suo primo punto in casa contro il Sassuolo (Cagliari-Sassuolo 2-2). Quel Sassuolo che aveva battuto l'Inter lo scorso turno ha raggiunto il pareggio solo su rigore, del VAR come contro i milanesi, addirittura al 99°. Partita molto nervosa, sbloccata di testa da Pavoletti al 10°, poi pareggio al 54° su gran sinistro del solito Berardi. Ancora Pavoletti al 73° di testa su cross dalla bandierina di Srna. L'epilogo come detto a tempo abbondantemente scaduto.


Sul neutro del Dall'Ara, per lavori al Mazza, una bellissima Spal vince l'anticipo della domenica pomeriggio. Così gli uomini di Semplici si aggiudicano il secondo derby emiliano (Spal-Parma 1-0) di fila affiancando Juve e Napoli. Primo stop in campionato per i crociati, inconcludenti nella prima frazione con allo scadere un pareggio mancato clamorosamente da Ceravolo. Un magnifico destro al volo di Antenucci al 4° del secondo tempo da la vittoria alla squadra ferrarese.


Anche nella seconda di campionato la mini-sorpresa Inter non è mancata. Il doppio vantaggio (Inter-Torino 2-2) sembrava aver fatto si che si potesse dimenticare la sconfitta della scorsa settimana. Perisic al 6° e De Vrij al 32° danno finalmente l'impressione di una ritrovata Inter. Ma clamorose amnesie difensive, insieme a un attacco ed un Icardi da dimenticare, hanno consentito al Toro quello che non ci si aspettava a Milano. Belotti al 55° e Soualiho al 68° raddrizzano una partita che avrebbe visto dopo la seconda ancora i granata a zero punti. L'unico commento è che Spalletti sembrerebbe proprio non riuscire a trovare la quadratura del cerchio: un campionato che inizia come finiva quello scorso, nella nebbia.


A Firenze la Squadra di casa "asfalta" un povero Chievo Verona (Fiorentina-Chievo 6-1). Una bella Fiorentina, forse a causa di un troppo brutto Chievo che chiude virtualmente già al 45° con Milenkovic all'8° e Gerson al 42°. I viola dilagano nella seconda frazione: Benassi 49° e 90°, Chiesa 72°, Simeone al 92°. Il gol della bandiera veronese di Tomovic al 76°, che deludono dopo la comunque bella partita d'esordio contro i primi della classe sabato scorso.


Un Genoa con ancora il dolore nel cuore per la disgrazia del 14 agosto vince di misura (Genoa- Empoli 2-1). Partita giocata proprio col pensiero alla tragedia che i genoani onorano con un bel gioco e fanno propria con onore e orgoglio . Piatek al 6° e Kouame al 18° chiudono virtualmente i giochi e il gol empolitano arriva a tempo scaduto (94°) con Mraz.


L'Udinese arriva alla sua prima vittoria alla seconda di campionato dopo il buon pareggio in recupero a Parma domenica scorsa (Udinese-Sampdoria 1-0). Il primo tempo è dominato dai friulani che segnano grazie all'argentino De Paul, secondo gol in campionato.
Nella seconda frazione meglio gli ospiti ma la difesa bianconera tiene e poco altro da dire, se non che la Samp si è svegliata un po' tardi.


Al Benito Stirpe Match davvero pessimo e da dimenticare per le due squadre (Frosinone-Bologna 0-0). I rossoblù partono bene, ma un clamoroso errore di Dzemaili e alcune ripartenze senza finalizzazione dei ciociari impediscono alle due squadre di sbloccare il risultato.
Nel secondo tempo ci provano i neopromossi, ma senza successo.


Il posticipo del lunedì all'Olimpico vede un pareggio combattuto (Roma-Atalanta 3-3). I padroni di casa dopo un vantaggio di tacco con Pastore (2° pt) perdono la bussola e subiscono il ritorno dei bergamaschi. Castagne al 19° e doppietta di Rigoni ( 22° e 38°) danno lezione di calcio con giocate di prima e pressing altissimo. Solo l'esperienza di Di Francesco che cambia in corsa due pedine ha permesso ai giallorossi (Florenzi 60° e Manolas 83°) di riacciuffare il pareggio. Evidente che la squadra cominci a pagare le colpe di una presidenza interessata solo alle plusvalenze sulle cessioni ( il passaggio di Strootman al Marsiglia è l'ultimo).


Sotto gli incontri della terza giornata a partire dall'anticipo Milan-Roma (31 agosto) e la classifica provvisoria.




martedì 21 agosto 2018

Buona la prima: all’esordio il massimo campionato

Buona la prima, così dice il regista quando chiude la scena con soddisfazione.
E la giornata d’esordio del campionato di calcio di serie A è andata. Come avevano detto tutti la Juventus è la squadra da battere, e infatti il Chievo Verona in casa ci ha provato (2-3). A metà della seconda frazione era ancora in vantaggio per due a uno, ma l’esperienza della squadra di Torino e le individualità hanno permesso ai bianconeri di rovesciare il risultato. Vantaggio al 3° della Juve con Kedhira su punizione di Pjanicribaltato al 38° da Stepinsky e dal rigore al 55° di Giaccherini. La rete del momentaneo pareggio al 75°, in realtà uno sfortunato autogol di Bani, su tocco di un ottimo  Bonucci. A tempo scaduto (93°) Bernardeschi sigilla una partita con un CR7 notevole a cui è mancato solamente il gol. La solita Juventus di carattere e in cui se non segna chi dovrebbe segnano gli altri.
Il primo scontro al vertice Lazio-Napoli va di misura (1-2) al Napoli e va stretto alla Lazio. Ha comunque giocato bene ma l’iniziale, e bellissima, rete di Immobile non è bastata a frenare un Napoli che crescendo ha saputo ribaltare il risultato. L’ha fatto con i suoi pilastri Milik al 47° pt e Insigne al 14° st. Un palo allo scadere da recriminare per una Lazio che ha ben giocato ma la bravura del Napoli e di Ancelotti, al rientro dopo nove anni su una panchina italiana, hanno prevalso.
L’anticipo della prima domenica Torino-Roma va alla squadra della capitale (0-1)Romaal solito farraginosa e prevedibile, orfana di Nainggolan, riesce grazie alle individualità ad avere ragione del Toro. Torino, che il VAR ha anche privato di una rete, punito all’89° da una bella girata in area di Dzeko molto ben imbeccato da un Kluivert degno del suo cognome.
Il rientro del Parma in serie A, Parma-Udinese (2-2), delude un po’ i suoi tifosi. In doppio vantaggio con Inglese al 46° e Barillà  al 14° della ripresa si fa rimontare su rigore, del Var, da De Paul al 20° e da Fofana su assist ancora di De Paul al 23°. Risultato buono per entrambe le squadre.
Decisamente positivo il ritorno in prima serie dell’EmpoliEmpoli-Cagliari 2-0, che con un gol per tempo hanno la meglio su un Cagliari ancora da rodare. Krunic al 14° conclude in porta rifinendo un bel fraseggio sulla trequarti. Blanda la reazione del Cagliari e per di più con mira difettosa. Da manuale invece al 51° la triangolazione tra Zajc e Caputo, non altrettanto l’intervento di Cragno su quest’ultimo che si lascia sorprendere con facilità. Da registrare un palo di Pavoletti al 61°, ma finisce lì.
Il derby emiliano tra Bologna e Spal 0-1, va agli ospiti con un infelice debutto sulla panchina del Bologna per Pippo Inzaghi. Partita comunque opaca decisa da un gran tiro a giro di Kurtic al 71° e poco altro da dire a parte un palo di Helander al 90°. Palo che avrebbe salvato il risultato ma non questa prima partita del Bologna di Inzaghi.
Non poteva mancare la sorpresa della prima di campionato. Un Sassuolo dal primo tempo scintillante da veri padroni di casa e una ripresa guardinga contro un’Inter molto disordinata vince di misura(1-0). L’episodio del rigore ancora una volta sentenziato dal Var al 27°. Trattenuta leggerissima di Miranda su Di Francesco, che forse fa poco per rimanere in piedi, e Mariani indica il dischetto.
Allo specialista Berardi l’onere della trasformazione, il suo sinistro è indirizzato su Handanovic che non riesce a respingere ma avrebbe potuto. Un bel Sassuolo e un’Inter che sembra debba ancora fare qualche chilometro di rodaggio.
Chiude la prima giornata la partita di Bergamo tra Atalanta e Frosinone (4-0). Debutto difficile per il Frosinone al rientro in prima classe contro una Atalanta che di serie A se ne intende. Gomez (14°), un destro al volo di Hateboer  (48°) e  Pasalic (61°) su grande discesa a sinistra di Gomez. Il suggello forse eccessivo per il Frosinone ancora di Gomez su lieve deviazione di Salamon al 47°. Ma i ciociari davvero oggi di più non potevano.
Come sapete sono state rinviate le partite del Genoa (Milan-Genoa al 31/10) e della Sampdoria (Sampdoria-Fiorentina al 19/09)  a causa del noto lutto della città di Genova.
Sotto gli incontri della prossima giornata a partire dall’anticipo Juventus-Lazio di sabato 25 fino al posticipo Roma-Atalanta di lunedì 27 e la classifica provvisoria.



venerdì 27 aprile 2018

IL FUTURO E' INTERNET. PENSIERI E PAROLE


Prendo spunto da un episodio che mi è capitato ieri e che mi ha fatto riflettere, non che sull'argomento non abbia riflettuto molte altre volte, ancora una volta su quello che la massa viene convinta molto spesso inconsapevolmente a fare dai mezzi di informazione.

Mi trovavo in un famosissimo centro commerciale a Roma nord e passando accanto allo stand di una nota compagnia telefonica (la xxxxxxx) vengo invitato da un incaricato a sentire le loro offerte. Quando gli spiego che ho proprio quella compagnia come gestore della linea fissa di casa, allora il venditore mi chiede sul mobile come mi trovo. Gli dico che l'offerta abbonamento che ho attivato qualche mese fa con un altro gestore (che comunque mi costringerebbe a pagare una penale in caso di recesso anticipato) non può essere migliore di qualsiasi loro offerta.

Al che il tizio in questione inizia: “ma come, non è possibile è risaputo che la xxx non prende quasi da nessuna parte!”. Gli dico gentilmente che non è così in quanto muovendomi molto per lavoro ho la certezza di quel che dico, parlo tranquillamente nel 99% dei casi e allo stesso modo scarico mail, messaggi whatsapp e talvolta tempo permettendo giro anche sui social.
Insiste: “non è così, magari il suo telefono prende bene qui ma a due metri più in là no”, e allora gli faccio notare che il telefono di cui dispongo è il migliore in circolazione e che se ovviamente uno ha un cellulare da cento euro è possibile che abbia anche problemi di ricezione. Qui mi concede il punto, ammettendo che effettivamente un dispositivo migliore probabilmente consente un 25% di ricezione in più.
Ma insiste: “internet è il futuro, se deve vedere un video in streaming o un film su Netflix non ci riuscirà mai perché la connessione non è sufficiente per farlo. Internet è il futuro e per vedere un film in streaming durante la pausa pranzo magari serve una connessione veloce!”.
Quando gli dico che utilizzo internet moltissimo (pago tutte le fatture ad esempio e ho perfino un conto corrente a totale gestione on line) ma la mia massima aspettativa di vita durante la pausa pranzo o in altri momenti non è guardare un video o un film in streaming allora mi guarda in cagnesco...
Avete capito spero e la chiudo qui, ho scritto solo per dire la mia come al solito.
Il futuro è internet certo sono d'accordissimo, e spero per il tizio in questione che insistesse solo per il suo interesse personale a strapparmi un contratto.

Resta un problema di fondo secondo me: per un sacco di gente il futuro di internet è riuscire a vedere o scaricare sempre più velocemente video e film dal web.
Questo è il lato peggiore di internet, internet è un mezzo fantastico ma lo si deve usare per i propri interessi e non si deve essere usati da lui.
Se poi qualcuno cerca di fare in modo che i nostri interessi diventino i suoi (per puro guadagno economico) allora sveglia popolo!
#bisognapensare

martedì 6 marzo 2018

DEMOCRAZIA 3.0. IL GRANDE INGANNO



Una breve riflessione come premessa: la legge elettorale in base alla quale domenica 4 abbiamo votato tutti (diciamo molti) denominata ROSATELLUM è stata approvata il 26 ottobre 2017, in vigore dal 3 novembre 2017.
Il ROSATELLUM sostituisce la precedente legge denominata ITALICUM del 6 maggio 2015 (solo per la Camera) e la legge Calderoli denominata PORCELLUM del 21 dicembre 2005 (per il Senato). Ufficialmente il "Rosatellum" è stato fatto perché entrambe le leggi vigenti erano state dichiarate dalla Corte Costituzionale parzialmente incostituzionali, e già qui ci sarebbe da dire: occorrono anni alla Suprema Corte per esaminare e addirittura annullare alcune leggi, o peggio ancora lo fanno solo quando qualcuno presenta delle “rimostranze”.....?
Ora, a meno di 48 ore dalle votazioni già si parla di governo di larghe intese (o di scopo) appoggiato quindi da una larghissima maggioranza parlamentare, con un raggio di azione temporale limitato ad uno o ad alcuni specifici obiettivi a cominciare dalla RIFORMA ELETTORALE. Come riforma elettorale!?? Esattamente!
Per quelli a cui fosse sfuggito il senso chiarisco: sondati gli "animi" degli italiani che sarebbero andati al voto e con la tardiva scusa di parziale incostituzionalità dell'ITALICUM e del PORCELLUM si fa una legge ad hoc (parlo del ROSATELLUM) chiaramente mirato a procurare il minor danno possibile (per il sistema di potere vigente) e badate bene quando il ROSATELLUM è stato votato non ci sono stati problemi da parte di TUTTE formazioni politiche in Parlamento a farlo approvare. Chiaro fin qui?
Adesso che entrambe le Camere sono legittimate dal voto "fresco fresco" degli italiani che succede? Si cambia ancora la legge elettorale. Perché qualcuno si chiederà, perché sono loro che decidono per i loro privilegi e vantaggi ovviamente supportati e legittimati dal “consenso popolare”. A cosa serve cambiare una legge elettorale appena approvata e sulle cui basi è stata fatta una regolare consultazione popolare? Ma cosa importa, a chi? Ormai i numeri (badate bene i “numeri” glieli abbiamo dati noi) per fare ce li hanno, e quelli state pur sicuri sono l'unica cosa che non cambierà in Italia per cinque anni...
E dopo che ci sarà da cambiare ancora? Quello che si fa sempre ormai da anni dopo le elezioni.
Si parla del Welfare, che bella parola! Stato sociale, altra bellissima parola sinonimo. Ecco, dopo si farà l'ennesima “riforma del Lavoro”.
L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO”, Articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana. Questa si che vorrebbero cambiarla, ma ricordando il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 ancora non ci sono riusciti, e c'è qualcuno a cui il posteriore brucia parecchio da quella sera. Tranquilli prima o poi vi convinceranno a votare per la riforma della Costituzione...
Welfare dicevo: Sistema sociale che vuole garantire a tutti i cittadini la fruizione dei servizi sociali ritenuti indispensabili”, questa la definizione presa sul web dal dizionario Sabatini Coletti. Fruizione dei servizi sociali indispensabili, chi, dove, quando? Un incubo direi, questo si. In Italia i servizi sociali sono sotto il minimo da decenni, ipotizzando che molti anni fa funzionassero. Parliamo ad esempio dalle condizioni dei servizi essenziali: sicurezza pubblica, strade e illuminazione notturna, sanità devo aggiungere altro? La sicurezza non ne parlerei proprio, e poi se ci si difende con mezzi personali si passa anche dalla parte del torto, qualcuno quando mi lamento di troppa gente sbandata per le strade mi accusa di razzismo... La condizione delle strade assurda. Sembra che andare in automobile sia diventato un lusso sfrenato: tra costo del carburante, tasse dirette e indirette quello delle auto è il settore dove lo Stato incassa più tasse in assoluto! Considerando inoltre che si deve fare il salto della buca ogni pochi metri per cercare di salvare l'automobile e questo solamente perché chi se ne dovrebbe occupare pensa a prendere o distribuire bustarelle a seconda del ruolo che riveste, traete le conclusioni. Però la macchina dobbiamo acquistarla (meglio un SUV), magari con 48 o 60 rate per far fare i soldi a chi le fabbrica e alle banche.
La sanità poi meriterebbe un capitolo (lungo) a parte solo per le condizioni di fortissimo disagio morale e psicologico in cui una persona malata viene costretta ovunque vada per farsi curare, ammesso che ci riesca (il pensionato è solo un costo per l'INPS); ci voglio mettere dentro anche il caso personale di mia madre, la quale da oltre due anni soffre di un “qualcosa” di non meglio diagnosticato e fortemente debilitante che non si riesce a curare. Ma una volta quando si stava male non si disponeva un ricovero per accertamenti? Le tasse che si pagano a fare allora?
E dopo? Dopo ci sarà la solita riforma della scuola come ogni nuovo governo che si rispetti, riforma al termine della quale tutto il complesso sistema scolastico ci capirà meno di prima. Dagli alunni che pagheranno PER SEMPRE scelte assurde di chi di non ha la minima idea del funzionamento di una scuola (ma sa benissimo come tenersi appiccicata al sedere la poltrona) come già è successo e succede ogni giorno.
Agli insegnanti che alla fine riusciranno comunque a fare il loro “compitino” sicuramente meglio dei loro studenti, che si sentiranno sempre più nella melma delle sabbie mobili create da qualcuno che non conoscono, ma che di sicuro hanno pure votato inconsapevolmente.
Ai dirigenti scolastici costretti ad applicare una legge e disposizioni e regolamenti ogni anno diversi e contrastanti con i precedenti, fino al personale non docente che probabilmente come sempre all'ultima ruota del carro tocca fare sconterà le colpe anche lui di chi non conosce. E non sa perché.
Beh, il perché però ve lo voglio dire io: perché ognuno di tutti i personaggi nominati domenica scorsa è andato a mettere il proprio futuro e quello dei suoi figli in mano a persone che al contrario il proprio futuro e della loro discendenza l'hanno già assicurato da tempo.




domenica 11 febbraio 2018

Festival di Sanremo. Il festival della stupidità e della superficialità



L'esercizio della stupidità, quella del pubblico, del sessantottesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo mi fa riflettere o forse mi da solamente conferme di certezze acquisite da tempi ormai memorabili, almeno per me. L'altro giorno dopo la prima serata avevo, parlando della canzone ieri sera vincitrice, pensato e scritto in un post letto forse da cinque esseri umani che il solito "scandaletto" a Sanremo anche quest'anno non poteva mancare. E puntualmente non solo non sono stato smentito ma addirittura sublimato nella mia “previsionabilità mediatica” conferendogli il premio del pubblico votante. A proposito di quest'ultimo io non ne conosco nemmeno un esemplare, ma a onor del vero qualcuno potrebbe dirmi che effettivamente io non conosco molta gente, grandissima verità. Peraltro aggiungo che è esattamente così, perché distaccarsi dalla massa e dalla media quando conosci esattamente i meccanismi che fanno appunto della gente il cibo più appetito dai media moderni (parlo ovviamente di quegli esseri-fotocopia non si sa bene di che cosa non più umani ma creati e alimentati dai moderni social a mo' di burattini senza fili) è sempre stato almeno per me non solo facile ma estremamente naturale.
Torniamo all'esercizio della stupidità. C'è sempre dietro una vittoria al Festival il lato “umano”, come quello del caso di Ermal Meta sfuggito ad una situazione tragica che vive la gente nel suo paese di provenienza (poverini, abbiamo dimenticato l'Italia di pochi decenni fa) o l'argomento della canzone che “stranamente” riflette proprio gli argomenti preferiti dai mass media.
A proposito, tengo a precisare che la pronuncia corretta è “mass media” così come scritto (trattasi di locuzione mutuata direttamente dal latino e definita linguisticamente “cavallo di ritorno”) non come tantissimi pronunciano “mass midia” con la ricerca forsennata della pronuncia filo-inglese. Che poi questi americani a parte venirci a “liberare” dall'invasore nel 1943 iniziando a fare i propri interessi senza soluzione di continuità nella nostra bella Europa che le ha dato non dimentichiamocene mai i natali, non ci hanno regalato niente altro a parte un po' di cioccolata e “gingomme”.
Il secondo e il terzo arrivato in una manifestazione con gara ci devono essere, per giustificare il vincitore ovviamente. Preferisco stendere un velo piet(r)oso.
E il pubblico presente? Come mai tanti fischi dalla platea quando vengono lette le classifiche? Ma quelli che telefonano non sono italiani come quelli che stanno pagando il biglietto dell'Ariston? Hanno forse gusti musicali differenti? Facciamo telefonare o votare direttamente (con buona pace delle compagnie telefoniche) quelli che hanno pagato per vedere il festival allora! Ma non sarà che chi vede dal vivo i cantanti li capisce veramente e in tv invece il popolino non afferra quelli che sono grandi artisti? O la differenza è quella tra il prezzo del biglietto e quello del canone in bolletta? Mah!


Si dirà come tutti gli anni, ma a quanto pare l'episodio è sistematicamente dimenticato (o forse no...), che il vero vincitore lo daranno le vendite dei dischi, il “vincitore morale”. Ricordo il tristissimo esempio dello scorso annno in cui una grandissima artista è stata scavalcata dal “ragazzetto con la scimmia” al quale auguro una carriera solamente la decima parte di quella di una "signora" della musica italiana che è Fiorella Mannoia. Ma quali vendite, se ormai anche un ragazzino di dieci anni sa come scaricare illegalmente o meno la musica da internet! Che poi anche qui l'illegalità c'è o non c'è non si capisce bene. Se qualcosa è illegale la legge dovrebbe sanzionarlo, o no?
Passiamo brevemente ai presentatori.
Abbiamo avuto il conduttore-non conduttore che ha lasciato spesso il guinzaglio ai suoi aiutanti-partner, conduttore la cui probabilmente maggior soddisfazione è stata mostrare bene i suoi botox più di una attrice famosa che ormai gli anni non supportano più nel fisico cadente.
La prima, e unica per fortuna, donna se l'è cavata grazie solamente alla sua simpatia perché in realtà non si capisce ancora dopo i tanti anni che calca i palcoscenici italiani se voglia fare la cantante, l'attrice, la conduttrice, la soubrette, l'imprenditrice o altro...
L'attore prestato al Festival, grandissimo attore voglio dirlo a voce alta, è stato come lui stesso ha affermato appena sopra la sufficienza se non fosse per un fantastico monologo nella serata finale. Anche se l'argomento di questo rientra perfettamente in quei tre argomenti principe che ogni giorno i media ci fanno sentire come vitali per tutti gli italiani, ma così non è.
Insomma concludendo, questo Festival della Canzone Italiana si è differenziato si dagli altri ma forse solamente per lo share, considerando che queste percentuali alla gente comune sicuramente interessano esattamente quanto a me interessa della vita degli scarafaggi.
Esattamente al contrario è per chi orchestra questo teatrino tutti gli anni perché quello che conta oggi sono gli sponsor, che pagano e devono poi venderci i loro prodotti spessissimo fasulli.
Ma va bene così, perché quando la gente vede in vetrina un vestito o un giubetto dice: hai visto quello, lo portava “coso” a Sanremo lo compriamo?



martedì 30 gennaio 2018

Iphone X, l'avete comprato? Peggio per voi



A quanto pare la famosissima azienda statunitense ha deciso di fare uno "scherzetto" che sarà sicuramente poco gradito a chi ha speso oltre milletrecento euro per il modello di punta del più famoso portatile del mondo.

L'ultimissimo innovativo smartphone con cui Apple ha celebrato i dieci anni del "melafonino" l'iPhone X sta vendendo decisamente meno del previsto e per questo Apple potrebbe cancellarlo dal suo catalogo in autunno, cessandone poi definitivamente la produzione in estate. Parole queste di Ming-Chi Kuo, analista di Kgi Securities e massimo esperto della compagnia di Cupertino.

Secondo quanto affermato dall'analista, l'ultima creazione della casa statunitense non ha avuto l'accoglienza sperata specialmente nel mercato cinese che ha un enorme come facile immaginare bacino d'utenza. Il problema principale sarebbe causato dalla famigerata "tacca", l'inserto nero nella parte superiore del display dove trovano posto i principali sensori del telefono: agli utilizzatori darebbe l'impressione che ci sia meno spazio sullo schermo da utilizzare, e per questo preferirebbero comprare l'iPhone 8 Plus.

L'iPhone X ipotizza quindi l'analista di Kgi Securities, dopo l'arrivo dei nuovi melafonini a partire dal prossimo autunno, dovrebbe uscire dal catalogo invece di restare magari a un prezzo scontato come solitamente le aziende fanno con prodotti non più nuovissimi (anche se in realtà questo lo sarebbe ancora). Se tale ipotesi fosse confermata, si tratterebbe del primo iPhone pensionato dopo una sola generazione, se pur breve, da quando Apple tolse dal catalogo l'iPhone 5C (2014).

Le nuove tecnologie viste sul telefono incaricato di celebrare il decennale Apple nel settore mobile dovrebbero però essere trasferite su tre nuovi modelli che saranno svelati a settembre: un iPhone X di seconda generazione con display Oled da 5,8 pollici, un iPhone X Plus con Oled da 6,5 pollici e un iPhone SE (da 650-750 dollari circa), con schermo Lcd da 6,1 pollici e l'ormai famosissimo sistema di riconoscimento facciale.

fonte Ansa

domenica 7 gennaio 2018

ECCO LE OFFERTE DI TELEFONIA MOBILE PIU' CONVENIENTI




E' iniziato il nuovo anno e come sempre fioccano le offerte di telefonia, alcune estremamente interessanti.


Sono iniziati i "sadi" di inizio anno con cui gli operatori mobili cercano di accaparrarsi clienti. E, come sempre nell’ultimo periodo, le promozioni migliori sono quelle nascoste. Alcune non si trovano nemmeno sui siti degli operatori ma sono accessibili solo a chi li contatta al telefono o nei negozi.
Una strategia che gli operatori hanno escogitato per continuare a farsi battaglia senza scatenare una nuova sanguinosa (ovviamente per loro e non per chi come noi vuole risparmiare) guerra dei prezzi.
Facciamo attenzione perché gli utenti devono stare bene attenti per cogliere l’opportunità, anche consistente, di risparmiare grazie alle nuove promozioni. Eccone alcune:

Tim
Dedica gli sconti sulle portabilità. Per ottenerli, andiamo su questa pagina e facciamoci contattare.
Ecco le due più interessanti, tra le ultime offerte.


TIM Ten GO: minuti illimitati e 10 GB a 10 euro ogni 28 giorni. 

TIM Super One +30GB: minuti illimitati e 32GB per navigare sul web utilizzando la velocità del 4G a soli 15 euro ogni 4 settimane. 

Gli utenti più attenti riconosceranno il marchio Ten Go, con cui Tim da qualche mese sta facendo le promozioni “ruba clienti” più forti. Questa è l’ultima versione di questa offerta, non visibile sul normale sito dell’operatore.


Wind 3
Operatore unico, a breve unica rete su tutta l’Italia (già attiva da dicembre a Trieste), ma ancora due marchi con le relative offerte separate.

Wind Smart 7 Giga Limited Edition: 7 euro ogni 28 giorni per 10 GB e mille minuti verso tutti.

Wind Unlimited Raddoppia Online Edition: 10 euro ogni 30 giorni, minuti illimitati, mille sms, 10 GB. Dopo sei mesi gli sms scendono a 500 e i GB a 5.

Tre All-In Start: 5 euro al mese per 5 GB (accumulabili di mese in mese), 500 minuti/sms. Impegno di 24 mesi.

Tre Play New: 300 minuti, 3 GB a 3 euro al mese.

Tutte queste offerte sono attivabili da chiunque, ma solo online e alcune sono disponibili per un tempo limitato. Si noti che quelle di Tre hanno un canone particolarmente basso.


Vodafone
Le offerte Special 1000 sono particolarmente nascoste. Sono accessibili o a chi ha ricevuto un sms da Vodafone perché ex cliente o a tutti gli utenti di operatori mobili virtuali. I primi possono seguire le istruzioni dell’sms, i secondo andare in un negozio Vodafone.

Special 1000 1GB: 1000 minuti e 1000 SMS per tutti i gestori, 1 GB, 5 euro ogni 4 settimane.

Special 1000 7GB: 1000 minuti/sms, 7 GB, 7 euro per chi viene da un virtuale, altrimenti 10 euro, ogni 4 settimane.

Special 1000 20GB: 1000 minuti/sms, 20 GB, 10 euro per chi viene da un virtuale, altrimenti 15 euro, ogni 4 settimane.


Fastweb
L’operatore ha lanciato una operazione trasparenza, garantendo l’assenza di costi nascosti (gli altri fanno pagare per esempio servizi come la segreteria telefonica, il controllo del credito residuo e hanno costi di uscita, che Fastweb invece lascia gratis). Le nuove promozioni prevedono l'aumento dei GB


Mobile 250: 250 minuti/sms, 8 GB, a 9,95 euro al mese (5,95 per chi ha Fastweb a casa), Wow Fi illimitato.

Mobile 400: 500 minuti/sms, 5 GB, a 9,95 euro al mese (5,95 per chi ha Fastweb a casa), Wow Fi illimitato.


fonte Repubblica

IL MIO GIRO D'ITALIA

Da oltre dodici anni risiedo a Frascati, cittadina di 22.000 abitanti che fa parte della città metropolitana di Roma  Capitale. Come pote...