venerdì 31 agosto 2018

Asia Argento e i suoi fantasmi. Storia di amicizie, molestie e notorietà



La storia che spesso e sempre a torto sbagliando dimentichiamo, ci insegna sempre. E quello di Asia Argento non è altro che l'ennesimo fulgido esempio di questo assioma. Potrei dire: il bue che ha dato del cornuto all'asino. Oppure: scagli la prima pietra... O ancora: a sputare in aria ti torna in faccia.   Ce ne sarebbero altri, ma ormai penso di essere stato chiaro.
Qualche mese fa in occasione dello "scandalo Weinstein" che ebbe conseguenze anche per il regista italiano Fausto Brizzi, ho parlato della nota attrice romana e della sua storia passata su tutti i media. 
Ne ho parlato in occasione della sua doppia apparizione al programma Rai di Bianca Berlinguer "Cartabianca". Asia dichiarò, lo sapete tutti, che anche lei venti anni or sono fu molestata dal più noto produttore statunitense della storia, Harvey Weinstein.
E in seguito a queste dichiarazioni fu subito accolta nel movimento #MeToo, e anche questo lo conoscete, movimento con a capo la sua collega Rose McGowan insieme ad altre attrici coinvolte e non nello scandalo. 

A dire il vero l'appunto che feci ad Asia Argento, dal mio piccolo pulpito, traeva origine dal suo comportamento davanti alle telecamere.
Non mi sarei mai permesso di mettere in dubbio una storia tra l'altro credibilissima e accaduta putroppo anche ad altre colleghe d'oltreoceano. E probabilmente non è neanche da mettere in dubbio, dato che niente fa presupporre sia stato dichiarato il falso in merito alla squallida condotta del produttore nei suoi confronti. 

L'atteggiamento davanti alle telecamere dicevo: spesso, forse sbagliando, giudico le persone dal loro modo di porsi di fronte algli altri e di esternare il loro pensiero. Però la sensazione che ricevetti mentre Asia Argento raccontava la sua verità, parlo dei modi di parlare della sua aggressività verso i partecipanti alle puntate, annessi connessi e pontificazioni (mi si passi il termine) sull'idea tutta italiana a suo dire di una famiglia di stampo patriarcale e una cultura misogina, fu quella di una persona infelice e molto combattuta.
Quell'amaro in bocca che resta quando credi che tutto vada logicamente in una direzione è esattamente quanto mi rimase della sua 
impetuosità esternata nel programma. La "minaccia" di lasciare l'Italia come apice di tutto quello che disse poi non fece altro che rafforzare 
la mia convinzione di trovarmi davanti qualcuno dalla personalità a dir poco "travagliata".

E fin qui le mie impressioni del tutto personali, passiamo ad oggi. Una decina di giorni fa una notizia "sconvolge" il web: il New York Times pubblica un'inchiesta molto piccante sul conto di Asia Argento. Sembrerebbe che nel 2013 l'allora diciassettenne baby star Jimmy Bennett sia stato aggredito sessualmente dall'attrice e che, "crollato emotivamente" in seguito all'episodio, il ragazzo abbia deciso di chiedere un "rimborso". La cifra di 380.000 dollari è solo il contorno dell'ennesima notizia-scandalo gossip-agostana, come lo sono tutti gli altri particolari. Carriera finita (era mai iniziata davvero?) per Jimmy, l'ex compagno da poco scomparso di Asia Anthony Bourdin che decide
per non alzare polveroni di pagare. Rose McGowan che la invita ad un completo ed onesto "mea culpa". Ammissioni dei rapporti avuti con 
il giovane attore poi negati. L'invito di Rain Dove (compagna della McGowan) a fare ciò che avrebbe dovuto Weinstein dopo lo scandalo: 
dire la verità. Il fatto che Jimmy le inviasse sue foto nudo da anni, come mai non erano mai saltate fuori...?

Jimmy Bennett

Insomma una ecatombe di affermazioni, negazioni, notizie, smentite, accuse e difese, chiacchiere da gossippari ma anche da comari di provincia intorno a che poi? Probabilmente nulla oltre la cosa più naturale per antonomasia nell'essere umano: la pulsione, il desiderio, l'attrazione fisica che per fortuna esiste da sempre tra uomo e donna. Con buona pace dei religiosi e dei perbenisti di ogni luogo, età, estrazione sociale e genere, eccolo di nuovo qui il fantasma che ci insegue da sempre: signori, il sesso. Che sia istinto o desiderio, che sia bisogno personale o necessità fisica, che sia diciamolo pure divertimento sempre lui è il personaggio principale. 

E' anche la trama, il fine ultimo, il protagonista assoluto della storia dell'uomo e a ragione direi perché tutti gli essere viventi ne hanno sviluppata una loro forma in funzione della prosecuzione della specie.
Senza voler fare troppa cultura la prima guerra storicamente significativa ricordata nei libri, forse fa parte della leggenda ma non troppo, è quella di Troia. Non volendo tralasciare ragioni certamente di carattere economico, devo ricordare chi la causò fisicamente? Elena.
Insieme al desiderio del potere quello sessuale è il più naturale che esista, da sempre. Non so se tutta la faccenda porterà ulteriore notorietà o farà al contrario del male al personaggio Asia Argento, ma il punto io non lo vedo lì. 
Il resto è solamente contorno, l'ennesima storia per il gossip del mese di agosto.
Allora direi, sempre dal mio piccolo pulpito, che condannare o assolvere qualcuno che ha ceduto ad un istinto ancestrale è sicuramente possibile. 
Ci saranno denunce, verranno tirati in ballo motivi, ragioni, fatti reali o inventati, ci saranno aulee di tribunale piene data la risonanza della vicenda e ci sarà una condanna. Ma una cosa mi sento di dire con sicurezza: succederanno ancora fatti simili perché noi siamo fatti così e non potremo evitarlo mai. E' la storia umana e non la cambierà mai nessuno.

Riguardo ad Asia Argento voglio solamente augurarle di fare pace con i suoi fantasmi, che provengano dai film di un padre ingombrante dal punto di vista professionale o da una vita che non ha vissuto come avrebbe voluto e dovuto, o potuto. 
Il "sopra le righe" è un atteggiamento che in un mondo dominato dai media e dai social oggi sicuramente paga, ma cara Asia la sera non è coi media e i social che ci si addormenta bensì con se stessi. 
Quel sorriso che per caso una ventina d'anni fa in mezzo al traffico mi ricambiasti sono sicuro era sincero. 
Potresti ripartire da lì, auguri di cuore Asia. 




martedì 28 agosto 2018

Seconda giornata con qualche emozione. Juventus e Napoli da inseguire


Come la scorsa settimana i due anticipi di lusso di questa seconda giornata non hanno riservato grosse sorprese. Una vecchia signora che in casa, seppure affrontata da una Lazio che doveva riscattare il brutto esordio di sabato scorso, non conosce rivali (Juventus-Lazio 2-0). La Juventus alla sua prima in casa regola col più classico risultato una Lazio che mette molta volontà ma la differenza è troppa. Un gol per tempo Pjanic (30° pt) e Mandzukic (30° st) e finisce tutto allo Stadium. Gli altri come da sette anni ormai a guardare e un Ronaldo, anche per merito dei portieri finora incontrati, ancora a secco.

Seconda vittoria anche per il Napoli di Ancelotti (Napoli-Milan 3-2), ma decisamente più sofferta. Infatti il bel Milan di Gattuso era in vantaggio meritato per 2 a 0 con Bonaventura (14° pt) e Calabria (3° st). Seconda parte di gara appena iniziata, Ancelotti da grande
allenatore quale è cambia modulo: 4-4-2. Doppietta con tiri al volo da fuori di Zielinski (53° e 76°) e il subentrato Mertens (85°) sottoporta chiudono l'esordio in casa del Napoli.


Il Cagliari dopo la sconfitta contro l'Empoli conquista il suo primo punto in casa contro il Sassuolo (Cagliari-Sassuolo 2-2). Quel Sassuolo che aveva battuto l'Inter lo scorso turno ha raggiunto il pareggio solo su rigore, del VAR come contro i milanesi, addirittura al 99°. Partita molto nervosa, sbloccata di testa da Pavoletti al 10°, poi pareggio al 54° su gran sinistro del solito Berardi. Ancora Pavoletti al 73° di testa su cross dalla bandierina di Srna. L'epilogo come detto a tempo abbondantemente scaduto.


Sul neutro del Dall'Ara, per lavori al Mazza, una bellissima Spal vince l'anticipo della domenica pomeriggio. Così gli uomini di Semplici si aggiudicano il secondo derby emiliano (Spal-Parma 1-0) di fila affiancando Juve e Napoli. Primo stop in campionato per i crociati, inconcludenti nella prima frazione con allo scadere un pareggio mancato clamorosamente da Ceravolo. Un magnifico destro al volo di Antenucci al 4° del secondo tempo da la vittoria alla squadra ferrarese.


Anche nella seconda di campionato la mini-sorpresa Inter non è mancata. Il doppio vantaggio (Inter-Torino 2-2) sembrava aver fatto si che si potesse dimenticare la sconfitta della scorsa settimana. Perisic al 6° e De Vrij al 32° danno finalmente l'impressione di una ritrovata Inter. Ma clamorose amnesie difensive, insieme a un attacco ed un Icardi da dimenticare, hanno consentito al Toro quello che non ci si aspettava a Milano. Belotti al 55° e Soualiho al 68° raddrizzano una partita che avrebbe visto dopo la seconda ancora i granata a zero punti. L'unico commento è che Spalletti sembrerebbe proprio non riuscire a trovare la quadratura del cerchio: un campionato che inizia come finiva quello scorso, nella nebbia.


A Firenze la Squadra di casa "asfalta" un povero Chievo Verona (Fiorentina-Chievo 6-1). Una bella Fiorentina, forse a causa di un troppo brutto Chievo che chiude virtualmente già al 45° con Milenkovic all'8° e Gerson al 42°. I viola dilagano nella seconda frazione: Benassi 49° e 90°, Chiesa 72°, Simeone al 92°. Il gol della bandiera veronese di Tomovic al 76°, che deludono dopo la comunque bella partita d'esordio contro i primi della classe sabato scorso.


Un Genoa con ancora il dolore nel cuore per la disgrazia del 14 agosto vince di misura (Genoa- Empoli 2-1). Partita giocata proprio col pensiero alla tragedia che i genoani onorano con un bel gioco e fanno propria con onore e orgoglio . Piatek al 6° e Kouame al 18° chiudono virtualmente i giochi e il gol empolitano arriva a tempo scaduto (94°) con Mraz.


L'Udinese arriva alla sua prima vittoria alla seconda di campionato dopo il buon pareggio in recupero a Parma domenica scorsa (Udinese-Sampdoria 1-0). Il primo tempo è dominato dai friulani che segnano grazie all'argentino De Paul, secondo gol in campionato.
Nella seconda frazione meglio gli ospiti ma la difesa bianconera tiene e poco altro da dire, se non che la Samp si è svegliata un po' tardi.


Al Benito Stirpe Match davvero pessimo e da dimenticare per le due squadre (Frosinone-Bologna 0-0). I rossoblù partono bene, ma un clamoroso errore di Dzemaili e alcune ripartenze senza finalizzazione dei ciociari impediscono alle due squadre di sbloccare il risultato.
Nel secondo tempo ci provano i neopromossi, ma senza successo.


Il posticipo del lunedì all'Olimpico vede un pareggio combattuto (Roma-Atalanta 3-3). I padroni di casa dopo un vantaggio di tacco con Pastore (2° pt) perdono la bussola e subiscono il ritorno dei bergamaschi. Castagne al 19° e doppietta di Rigoni ( 22° e 38°) danno lezione di calcio con giocate di prima e pressing altissimo. Solo l'esperienza di Di Francesco che cambia in corsa due pedine ha permesso ai giallorossi (Florenzi 60° e Manolas 83°) di riacciuffare il pareggio. Evidente che la squadra cominci a pagare le colpe di una presidenza interessata solo alle plusvalenze sulle cessioni ( il passaggio di Strootman al Marsiglia è l'ultimo).


Sotto gli incontri della terza giornata a partire dall'anticipo Milan-Roma (31 agosto) e la classifica provvisoria.




martedì 21 agosto 2018

Buona la prima: all’esordio il massimo campionato

Buona la prima, così dice il regista quando chiude la scena con soddisfazione.
E la giornata d’esordio del campionato di calcio di serie A è andata. Come avevano detto tutti la Juventus è la squadra da battere, e infatti il Chievo Verona in casa ci ha provato (2-3). A metà della seconda frazione era ancora in vantaggio per due a uno, ma l’esperienza della squadra di Torino e le individualità hanno permesso ai bianconeri di rovesciare il risultato. Vantaggio al 3° della Juve con Kedhira su punizione di Pjanicribaltato al 38° da Stepinsky e dal rigore al 55° di Giaccherini. La rete del momentaneo pareggio al 75°, in realtà uno sfortunato autogol di Bani, su tocco di un ottimo  Bonucci. A tempo scaduto (93°) Bernardeschi sigilla una partita con un CR7 notevole a cui è mancato solamente il gol. La solita Juventus di carattere e in cui se non segna chi dovrebbe segnano gli altri.
Il primo scontro al vertice Lazio-Napoli va di misura (1-2) al Napoli e va stretto alla Lazio. Ha comunque giocato bene ma l’iniziale, e bellissima, rete di Immobile non è bastata a frenare un Napoli che crescendo ha saputo ribaltare il risultato. L’ha fatto con i suoi pilastri Milik al 47° pt e Insigne al 14° st. Un palo allo scadere da recriminare per una Lazio che ha ben giocato ma la bravura del Napoli e di Ancelotti, al rientro dopo nove anni su una panchina italiana, hanno prevalso.
L’anticipo della prima domenica Torino-Roma va alla squadra della capitale (0-1)Romaal solito farraginosa e prevedibile, orfana di Nainggolan, riesce grazie alle individualità ad avere ragione del Toro. Torino, che il VAR ha anche privato di una rete, punito all’89° da una bella girata in area di Dzeko molto ben imbeccato da un Kluivert degno del suo cognome.
Il rientro del Parma in serie A, Parma-Udinese (2-2), delude un po’ i suoi tifosi. In doppio vantaggio con Inglese al 46° e Barillà  al 14° della ripresa si fa rimontare su rigore, del Var, da De Paul al 20° e da Fofana su assist ancora di De Paul al 23°. Risultato buono per entrambe le squadre.
Decisamente positivo il ritorno in prima serie dell’EmpoliEmpoli-Cagliari 2-0, che con un gol per tempo hanno la meglio su un Cagliari ancora da rodare. Krunic al 14° conclude in porta rifinendo un bel fraseggio sulla trequarti. Blanda la reazione del Cagliari e per di più con mira difettosa. Da manuale invece al 51° la triangolazione tra Zajc e Caputo, non altrettanto l’intervento di Cragno su quest’ultimo che si lascia sorprendere con facilità. Da registrare un palo di Pavoletti al 61°, ma finisce lì.
Il derby emiliano tra Bologna e Spal 0-1, va agli ospiti con un infelice debutto sulla panchina del Bologna per Pippo Inzaghi. Partita comunque opaca decisa da un gran tiro a giro di Kurtic al 71° e poco altro da dire a parte un palo di Helander al 90°. Palo che avrebbe salvato il risultato ma non questa prima partita del Bologna di Inzaghi.
Non poteva mancare la sorpresa della prima di campionato. Un Sassuolo dal primo tempo scintillante da veri padroni di casa e una ripresa guardinga contro un’Inter molto disordinata vince di misura(1-0). L’episodio del rigore ancora una volta sentenziato dal Var al 27°. Trattenuta leggerissima di Miranda su Di Francesco, che forse fa poco per rimanere in piedi, e Mariani indica il dischetto.
Allo specialista Berardi l’onere della trasformazione, il suo sinistro è indirizzato su Handanovic che non riesce a respingere ma avrebbe potuto. Un bel Sassuolo e un’Inter che sembra debba ancora fare qualche chilometro di rodaggio.
Chiude la prima giornata la partita di Bergamo tra Atalanta e Frosinone (4-0). Debutto difficile per il Frosinone al rientro in prima classe contro una Atalanta che di serie A se ne intende. Gomez (14°), un destro al volo di Hateboer  (48°) e  Pasalic (61°) su grande discesa a sinistra di Gomez. Il suggello forse eccessivo per il Frosinone ancora di Gomez su lieve deviazione di Salamon al 47°. Ma i ciociari davvero oggi di più non potevano.
Come sapete sono state rinviate le partite del Genoa (Milan-Genoa al 31/10) e della Sampdoria (Sampdoria-Fiorentina al 19/09)  a causa del noto lutto della città di Genova.
Sotto gli incontri della prossima giornata a partire dall’anticipo Juventus-Lazio di sabato 25 fino al posticipo Roma-Atalanta di lunedì 27 e la classifica provvisoria.



IL MIO GIRO D'ITALIA

Da oltre dodici anni risiedo a Frascati, cittadina di 22.000 abitanti che fa parte della città metropolitana di Roma  Capitale. Come pote...