giovedì 23 novembre 2017

NON E' SEMPRE DOMENICA. PRIMA SCONFITTA STAGIONALE IN CHAMPIONS DELLA ROMA.

Dopo la soddisfacente vittoria in campionato contro i cuginetti purtroppo abbiamo subito la prima sconfitta stagionale nel trofeo più ambito e prestigioso di sempre.



E' vero. Mi ero (ci eravamo) abituato quest'anno a vedere la squadra della capitale giocare grandi partite e vincere anche bene, pure in Champions. Ieri sera al Wanda Metropolitano (uno stadio tra l'altro nuovissimo e bellissimo) abbiamo rimesso i piedi per terra, è solo un modo di dire però. Si perché anche se il risultato finale non lascerebbe trasparire altro, io penso che due semplici numeri non bastano a descrivere un incontro di calcio. Sicuramente non nel caso di Atletico Madrid – Roma di ieri.
Ho visto invece un'ottima Roma, degna di partecipare alla manifestazione calcistica più blasonata. Il punto semmai è stato un altro: l'Altletico è una squadra che non ha bisogno di presentazioni già da qualche anno. Finalista di Champions 2014 e 2016, terza squadra spagnola per titoli vinti (dietro a Barcellona e Real Madrid...). Dieci campionati nazionali, dieci coppe del re e altro ancora. Insomma la bacheca della compagine madrilena parla da sé.

La Roma ci ha giocato alla pari, come giusto che sia, già all'andata in casa e per tutto il primo tempo ieri sera. La differenza l'ha fatta semmai una fisicità aggressiva dei calciatori (non ti danno tempo di respirare) e la superiorità tattica creata del “Cholo”.
Il termine che definisce la filosofia calcistica di Simeone “cholismo”, che noi appassionati di calcio conosciamo bene, non è stato inventato a caso.
Nainggolan (sempre comunque un gradino più su) ha sofferto sia Fernandez che Koke e Pellegrini partito bene ha subito un Saul in gran forma. Secondo tempo: un gran palo del ” Ninja” nei primi quindici minuti mi ha fatto credere nell'impresa (ancora un legno!). Ma purtroppo una gran giocata di Correa al 24° consente a Griezmann di portare i madrileni sull' 1-0. Sangue gelato ma speriamo ancora.



Il colpo di grazia è arrivato al 40° da Gameiro, bel gol in dribbling su Alisson.
I cambi di Pellegrini con Strootman e di Gonalons con El Shaarawy non hanno sortito l'effetto sperato da Di Francesco.


Proprio il mister fa bene a rimproverare scarsa “cattiveria” in campo e sbagli in fase di realizzazione. Ha ragione e penso che i giocatori della Roma faranno tesoro di questa partita perché giocare in Champions non è come giocare in campionato.


Niente è perduto. Basterà segnare un gol in più del Qarabag il 5 dicembre all'Olimpico, ammesso che loro ci riescano.

Forza Magica sempre più!     

martedì 7 novembre 2017

UNA VIOLA APPASSITA DI FRONTE A UNA LUPA AFFAMATA E RECORD STORICO DI VITTORIE ESTERNE PER LA SERIE A DELLA ROMA

Eggià. Il famoso fiore bianco-rosso simbolo dei viola è improvvisamente appassito in un secondo tempo dominato dalla compagine simbolo della capitale.  




E dire che nella prima parte della gara avevo anche un tantino patito per la mia squadra del cuore, ma sono stato puntualmente smentito. Non so se sarà una stagione di record e grandi risultati, da anni però non mi divertivo tanto a vedere la lupa romanista così agguerrita. Intanto ci gustiamo il record delle dodici vittorie consecutive fuori casa, mai nessuna prima!
Dopo i gol fondamentali dei vari Kolarov, Perotti, El Shaarawy, Dzeko e Fazio finalmente all'appello ha risposto anche un altro attaccante di ruolo, Gerson. Il ventenne brasiliano proveniente dalla Fluminense promessa del calcio brasiliano ad alti livelli, si è sbloccato proprio a Firenze contro i viola. E volendo ancora parlare di record, diciamo che iniziare col segnare in serie A una doppietta esterna a Firenze promette tanto tanto bene.

Gerson Santos da Silva


La cronaca nuda e cruda vede un sostanziale equilibrio nel primo tempo, con i viola che per due volta riacciuffano i gol del brasiliano. Veretou al 9° e Simeone al 39°, dopo i gol di sinistro al 4° e al 30° su assist di El Shaarawy prima e poi di Gonalons. I sincronismi difensivi non possono essere ancora perfetti ma la difesa con Fazio e Manolas sicuro che migliorerà, i ragazzi hanno stoffa da vendere!
Legittimo il tentativo della squadra viola di pensare a vincere, ma la seconda frazione è stata segnata dal testa-spalla di Manolas al 5° su angolo. Ormai ci ha abituato Alisson Ramsés Becker alle sue grandi parate e ne abbiamo goduto anche stavolta (d'altronde a questo serve il portiere). Progressivamente la squadra di casa subisce il gioco della Roma fino a incassare al 42° il definitivo 4-2 di un Perotti sempre determinante. Quest'ultimo su preciso lancio di un Nainggolan che ha giocato stavolta, ovunque lo metti va sempre bene, davanti alla difesa.


Ancora una volta, mi ripeto, voglio fare i complimenti a Di Francesco che come in una partita a scacchi azzecca ogni mossa al momento giusto.
E giocare a scacchi senza alcune pedine importanti parlo ovviamente dei tanti infortunati, è davvero difficile e altro record dico io che è proprio questo. Un allenatore già molto maturo per la sua età che sta imprimendo alla Magica una mentalità vincente, quella che mancava di più a mio parere.


Come al solito dico: Forza Roma, avanti così!


IL MIO GIRO D'ITALIA

Da oltre dodici anni risiedo a Frascati, cittadina di 22.000 abitanti che fa parte della città metropolitana di Roma  Capitale. Come pote...