E dopo "buona la prima" di
Bergamo eccoci alla prima "stecca", contro l'Inter a casa.
Solamente alla seconda di campionato la
prima, secca, sconfitta della mia "magica" e ci potrebbe
anche stare, se non che perdere con tre gol dell'Inter all'Olimpico
di Roma è sempre un boccone molto molto duro da ingoiare.
Ok, il nuovo modulo del nuovo mister
ancora sicuramente da assimilare, nuovi giocatori in campo che
sicuramente dovranno ricreare l'affiatamento che per forza di
cose si è interrotto con i cambiamenti di alcuni elementi, assetti e
moduli in campo, la forma fisica che per forza di cose non può
essere al cento per cento, metteteci anche infortuni eccellenti come
quello di Florenzi ma vi assicuro che leggere quel 1-3 sul
maxischermo fa davvero male...
Il legno di Kolarov e il bel gol di
Dzeko.
Dopo un palo del solito Kolarov e il
meritatissimo vantaggio la prima impressione che ho avuto è stata di
tranquillità dei nostri con possibilità di un raddoppio, e così è
stato. Possibilità ne abbiamo avute addirittura due e altrettanti
pali ancora nel primo tempo col Ninja e al ventesimo della ripresa
con il magico Perotti volendo "dimenticare" il molto
dubbio episodio da rigore nella cui occasione l'arbitro non ha
neanche pensato di consultare il VAR ( a che serve avere a
disposizione la tecnologia per poi lasciarla inutilizzata, mah!). Che
sfortuna e non solo.
Il vantaggio di Dzeko
Purtroppo però ora devo fare
l'avvocato del diavolo oltre al tifoso.
E' stato proprio dopo il terzo legno
della Roma che Eugenio Spalletti a cui dobbiamo anche
riconoscere di essere forunato nei momenti fondamentali di alcune
partite (e noi a Roma ce lo ricordiamo bene) ha modificato con
l'esperienza di cui dispone l'assetto della sua squadra e cambiato le
sorti della partita.
Prima un pareggio che sembrava
insperato ai tifosi nerazzurri e poi addirittura il raddoppio,
entrambi gol di Icardi, probabilmente anche grazie ai limiti
difensivi della Roma con Juan Jesus in un ruolo non suo per non
parlare di Fazio al centro della difesa (ci fosse stato Rudiger...),
e una svista di Manolas che si fa anticipare da Vecino.
1-3 come detto e partita finita. Meno
male perché abbiamo anche rischiato un altro gol.
Il raddoppio di Icardi
Concludendo non è certo il
risultato che voglio guardare e
neanche alla "sfiga" reale o presunta, ma ad un aspetto che
credo importante, il gioco. Si, nonostante il brutto risultato (anche
perché incassato sull'erba di casa) ho visto un bel gioco e sono
sicuro che nel momento che saranno perfettamente "oliati"
alcuni meccanismi i risultati arriveranno. Li aspettiamo con ansia.
Forza Magica!
Sempre.