Dopo
la sconfitta quasi indolore con l'Atletico Madrid e il pareggio dal
mio punto di vista più doloroso con il Genoa, vincere era l'unica
parola accettabile dalla Roma calcistica.
Dopo la sconfitta quasi indolore con l'Atletico Madrid e il pareggio dal mio punto di vista più doloroso con il Genoa, vincere era l'unica parola accettabile dalla Roma calcistica.
Non poteva e
non doveva andare diversamente venerdì all'Olimpico di Roma.
Sorprese non potevano esserci, proprio perché in vista dell'ultima
partita del girone di Champions la concentrazione doveva essere
massima e vincere aiuta molto in questo.
Nulla da
togliere alla Spal: in due anni è arrivata in A dalla C con
trascorsi ottimi nella massima serie alla fine degli anni '60. Ma
ovviamente la Roma non può né deve farsi impensierire specialmente
sul prato di casa da nessuno.
La partita
prende subito una brutta piega per i ferraresi, al 9° viene espulso
Felipe per fallo su Dzeko lanciato in chiara azione da gol. Da lì
sempre più giù per la squadra ospite, al 19° Dzeko torna
finalmente al gol su splendida imbeccata di El Shaarawy. Al 32° è
Strootman a ipotecare seriamente la partita sempre su tacco del
solito El Shaarawy. Pellegrini all'8° della seconda frazione chiude
i conti con un colpo di testa su angolo di Kolarov.
Il 3-1
scaturisce due minuti dopo da un inutile fallo in area di Manolas su
Mora. E c'è il gol dell'ex Viviani, che sulla ripetizione del rigore
dopo che Alisson aveva intuito il cucchiaio segna in ribattuta.
Ultimi venticinque minuti per uno Schick che ancora deve integrarsi a
mio parere negli schemi, ma che lo farà sicuramente con la classe
che ha.
Positivo direi
il ritorno al gol di Dzeko e Strootman ma soprattutto il primo
stagionale di Pellegrini, che migliora ad ogni partita. Il “Faraone”
ormai impeccabile punto fermo negli schemi del mister Di Francesco,
che nel dopo partita ha però rimproverato alla difesa il superfluo
gol preso.
Florenzi è
tornato quello del prima infortunio esattamente come Strootman.
Quello che ancora non mi piace è invece Gonalons, che nell'occasione
rimedia anche un giallo.
Il turn-over
meritatissimo è toccato a Nainggolan e Perotti.
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