giovedì 3 agosto 2017

L'ANNO CHE VERRA'

Si riparte.
Eccoci ancora qui. Un'altra magica, me lo auguro di cuore, stagione della Roma sta per iniziare tra conferme importanti e nuovi arrivi, come è naturale che sia ogni anno. Il cambiamento enorme che metabolizzerò neanche io so in quanto tempo, manco a dirlo, è la mancanza in campo dopo venticinque anni del Capitano questo sentirsi per forza orfani, per forza certo perché tutto ha il suo tempo tutto finisce e quindi anche la più bella favola che io mi ricordi sul tappeto verde di uno degli stadi più belli d'Italia.

Il tifoso.
La fede calcistica non conosce tempo, non conosce spazio, non conosce ragioni, non vede sconfitte e quando ci sono ahimè specialmente quelle che "non ci voleva proprio", trova sempre il modo di guardarle con un occhio di riguardo. Si, perché per me tifare la squadra che porta il nome della capitale d'Italia è un onore oltre che un vanto, dire "mi ricordo" è normale per ogni cosa ma provate a chiedere ad un tifoso, qualsiasi tifoso, se ricorda quando ha iniziato a simpatizzare per la sua squadra del cuore: scommettiamo che non se lo ricorda? Meglio sicuramente risponderà che è così da sempre.

Ecco, io sono tifoso della Magica da sempre. Da sempre è per antonomasia il definitivo e nel caso della passione calcistica assume anche un significato alternativo ma complementare, quello di "per sempre". In un periodo di grandi cambiamenti e se vogliamo epocali come quello presente niente o quasi può dirsi definitivo o inalterabile, tutto quello che facciamo, acquistiamo, maneggiamo, gestiamo e perfino pensiamo tende col tempo necessariamente a cambiare.
Tranne l'amore per la propria squadra, spessissimo quella della propria città in altri casi per una squadra lontana ma titolata che ci ha preso il cuore da piccolissimi, ho detto amore non a caso perché è il sentimento più forte che esista e quello che ci permette di fare le più assurde ma anche le più belle cose possibili.

La squadra che vedremo.
E quindi ricapitolando, difesa mezza cambiata con elementi fissi come Manolas, Peres, Jesus e il nuovo acquisto Kolarov, davanti le colonna di sempre De Rossi da quest'anno capitano a pieno titolo e merito, le conferme a centrocampo di Strootman Nainggolan e Perotti in attesa del grande ritorno di Florenzi speriamo più forte di prima con inserimento dei nuovi, attacco capeggiato da Džeko e El Shaarawy.
Da ultimo, ma non certo per questo meno importante, il nuovo allenatore Eusebio Di Francesco grande promessa della categoria e, non da sottovalutare, ex calciatore della Roma che qui non abbiamo dimenticato.
Le prospettive sono delle migliori ma la concorrenza è come sempre agguerrita, mi preparo quindi ad assistere ad una stagione coi fuochi d'artificio e finalmente come da tradizione uno stadio Olimpico al massimo della capienza.

Daje Roma!
  

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