Si riparte.
Eccoci ancora qui. Un'altra magica, me
lo auguro di cuore, stagione della Roma sta per iniziare tra conferme
importanti e nuovi arrivi, come è naturale che sia ogni anno. Il
cambiamento enorme che metabolizzerò neanche io so in quanto tempo,
manco a dirlo, è la mancanza in campo dopo venticinque anni del
Capitano questo sentirsi per forza orfani, per forza certo perché
tutto ha il suo tempo tutto finisce e quindi anche la più bella
favola che io mi ricordi sul tappeto verde di uno degli stadi più
belli d'Italia.
Il tifoso.
La fede calcistica non conosce tempo,
non conosce spazio, non conosce ragioni, non vede sconfitte e quando
ci sono ahimè specialmente quelle che "non ci voleva
proprio", trova sempre il modo di guardarle con un occhio di
riguardo. Si, perché per me tifare la squadra che porta il nome
della capitale d'Italia è un onore oltre che un vanto, dire "mi
ricordo" è normale per ogni cosa ma provate a chiedere ad un
tifoso, qualsiasi tifoso, se ricorda quando ha iniziato a
simpatizzare per la sua squadra del cuore: scommettiamo che non se lo
ricorda? Meglio sicuramente risponderà che è così da sempre.
Ecco, io sono tifoso della Magica da
sempre. Da sempre è per antonomasia il definitivo e nel caso della
passione calcistica assume anche un significato alternativo ma
complementare, quello di "per sempre". In un periodo
di grandi cambiamenti e se vogliamo epocali come quello presente
niente o quasi può dirsi definitivo o inalterabile, tutto quello che
facciamo, acquistiamo, maneggiamo, gestiamo e perfino pensiamo tende
col tempo necessariamente a cambiare.
Tranne l'amore per la propria squadra,
spessissimo quella della propria città in altri casi per una squadra
lontana ma titolata che ci ha preso il cuore da piccolissimi, ho
detto amore non a caso perché è il sentimento più forte che esista
e quello che ci permette di fare le più assurde ma anche le più
belle cose possibili.
La squadra che vedremo.
E quindi ricapitolando, difesa mezza
cambiata con elementi fissi come Manolas, Peres, Jesus e il nuovo
acquisto Kolarov, davanti le colonna di sempre De Rossi da quest'anno
capitano a pieno titolo e merito, le conferme a centrocampo di
Strootman Nainggolan e Perotti in attesa del grande ritorno di
Florenzi speriamo più forte di prima con inserimento dei nuovi,
attacco capeggiato da Džeko e El Shaarawy.
Da ultimo, ma non certo per questo meno
importante, il nuovo allenatore Eusebio
Di Francesco grande promessa della categoria e, non da
sottovalutare, ex calciatore della Roma che qui non abbiamo
dimenticato.
Le prospettive sono delle migliori ma
la concorrenza è come sempre agguerrita, mi preparo quindi ad
assistere ad una stagione coi fuochi d'artificio e finalmente come da
tradizione uno stadio Olimpico al massimo della capienza.
Daje Roma!
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