Ho già trattato a margine di un altro
mio articolo ( http://www.wuoow.com/301-2/
) l'argomento di cui voglio iniziare a parlare qui più
approfonditamente. Mi sono convinto a farlo perché nelle aule del
nostro Parlamento si è da un pò iniziato a discutere un progetto di
riforma all'interno del DDL 2287 bis in previsione di una "graduale
dismissione degli animali da circo".
Posizione assunta per prima dalla la
L.A.V. come noto che il 15 marzo scorso ha patrocinato presso la
Biblioteca del Senato un workshop denominato "Circhi
con animali in Europa, rischi per la sicurezza pubblica"
(praticamente le attività circensi che si avvalgono di animali
addomesticati sono considerate alla stregua di organizzazioni filo
Isis o Al Qaeda...).
All'interno del documento si parla di
un certo numero di incidenti verificatisi negli ultimi 22 anni con il
coinvolgimento di animali dei circhi e l'intenzione di fornire uno
"strumento operativo alle strutture circensi e alle autorità
pubbliche che vogliano trasferire animali provenienti dai circhi in
strutture idonee di ospitalità temporanea o permanente".
Si parla in tale direzione di una
lista, ancora da completare, dei centri di recupero o santuari per
animali selvatici appartenenti a specie esotiche conosciuti agli
addetti ai lavori col nome di CRASE e CRASM (Centri
recupero animali selvatici ed esotici).
Tutto ciò in linea con la tendenza
europea ad eliminare gli animali dai circhi, ma attenzione sono le
basi dai cui prende spunto la L.A.V. che fanno acqua e molta: tutto
si fonda sul presupposto che tali animali oltre ad essere sfruttati
(gli addetti ai lavori molto tranquillamente affermano che questi non
svolgono alcun esercizio controvoglia, e che anzi il loro è da
considerarsi esattamente come il lavoro di qualsiasi altro
componente del circo) subiscono maltrattamenti e sono costretti a
fare durante le esibizioni esercizi contro natura.
Niente di più falso e chiunque voglia
può trovare in rete informazioni al riguardo (consiglio
http://circoconanimali.weebly.com/bugie-sul-circo.html
).
I veri animalisti cioè gli
"amanti degli animali" ricordo, non parlo del becero
animalismo di quei soggetti ciechi che sostengono quanto sopra, sanno
molto bene che da generazioni gli animali che si esibiscono e vivono
nei circhi non provengono dai luoghi d'origine dei loro antenati,
ma nascono in cattività. Questo può voler dire solamente una cosa e
cioè che non posso trovarsi fuori dal loro
habitat visto che questo è il loro
habitat e tanto meno compiere esercizi contro natura, in quanto
sin da piccolissimi imparano a svolgerli insieme ai loro istruttori
(
https://www.facebook.com/699226513495203/videos/961037477314104/
https://www.facebook.com/699226513495203/videos/950282891722896/
).
Come detto la L.A.V. parla di
maltrattamenti e animali costretti in gabbie anguste, anche qui
niente di più falso: le gabbie di contenimento devono esistere per
ovvie ragioni logistiche e non sono affatto di dimensioni irrisorie
invece è riguardo ai maltrattamenti, vero punto nodale di tutta la
questione, che si fa un gioco davvero poco pulito.
La legge dice che qualsiasi circo
voglia esercitare la sua attività deve farne richiesta al relativo
comune, il quale invia ispettori a verificare rilasciando
dichiarazioni dei veterinari delle ASL e inoltre il C.F.S.
(Corpo Forestale dello Stato) rilascia una certificazione denominata
CITES a tutela delle specie protette sulla base di criteri
emessi dal Ministero dell'Ambiente per il mantenimento degli animali
nei circhi.
Mi chiedo a questo punto come fa la
L.A.V. a procedere al sequestro di animali, avvalorato da
dichiarazioni di altri veterinari che sostengono di trovare i
medesimi in cattive condizioni? Ricordo che sempre per legge devono
subire più controlli gli esemplari nei circhi che qualsiasi altro
animale detenuto sul territorio italiano.....
E'già successo in passato che
esemplari sequestrati e condotti in CRASE e CRASM sulle
basi di cui sopra, quando non dichiarati morti o scomparsi, una volta
restituiti ai legittimi proprietari (perché evidentemente il
sequestro non era legale) fossero riconsegnati in condizioni pietose
o in fin di vita (articoli e video disponibili in rete
http://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/crasm-semproniano-inchiesta-1.1546716
https://www.youtube.com/watch?v=gXOc1gLGDkk&app=desktop
). Aggiungo che proprio perché nati in cattività gli esemplari
sequestrati condotti nei presunti territori di origine o in questi
centri sono regolarmente morti o addirittura si sono lasciati morire
perché incapaci di adattarsi ad un ambiente sconosciuto.
Qui si va ampiamente oltre il sacro
concetto animalista di voler difendere animali maltrattati ma viene
il sospetto che qualcuno abbia degli interessi come già successo, è
di pubblico dominio, molte volte nei casi dei canili-lager: i CRASE
e CRASM sopraddetti (le famose "strutture di recupero")
sono gestite da associazioni animaliste che dovrebbero occuparsi
appunto del recupero degli animali invece è presumibile che ci siano
forti "attrattive" economiche in quanto sovvenzionate dallo
stato, non volendo considerare che a differenza di quanto si pensi
già ricevono aiuti 50 volte superiori a quelle dei circhi.
Mi rivolgo a chi sostiene di amare
davvero gli animali, se è così prendersela col mondo circense è la
cosa più sbagliata perché proprio questi ultimi li apprezzano
veramente vivendo insieme a loro giorno e notte. E poi qualcuno
riesce ad immaginare uno spettacolo come quello senza cavalli, tigri,
leoni, uccelli, scimmie, giraffe e ancora zebre, elefanti, pinguini o
canguri?
Non finisce qui.
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