venerdì 24 febbraio 2017

FEMMINICIDIO. QUANDO AMMAZZARE DIVENTA UN'ABITUDINE DEGLI UOMINI Se uccidere la donna è l'unica soluzione

      Messina, ieri mattina all'alba Ylenia Grazia Bonavera, una ragazza di ventidue anni è stata aggredita dall'ex fidanzato Alessio Mantineo tre anni più grande di lei.
           La cronaca è sempre, maledettamente, la stessa. Lui lasciato per qualche motivo, in questo caso anche dopo un periodo di convivenza a quanto ci è dato sapere e lei che, ignara delle intenzioni e probabilmente della rabbia-rancore-dolore ma più semplicemente dico follia della persona che fino a due mesi prima o poco più amava, aprendogli la porta gli concede di avvicinarsi.
           Un attimo, una spinta, qualcosa di liquido come benzina o altro di facilmente  infiammabile addosso e un calore tremendo che la investe. La diagnosi dei medici del Policlinico di Messina non è delle peggiori: ustioni del secondo e terzo grado su addome, un fianco, gambe e un braccio. La prognosi riservata è di prassi ed è solo un caso che non sia andata peggio, probabilmente perché l'assalitore si è dato immediatamente alla fuga e Ylenia soccorsa da una vicina.
          L'assalitore è ora in stato di fermo nel carcere di Gazzi con a carico l'accusa di tentato omicidio, durante la notte si era presentato spontaneamente in questura accompagnato dal proprio avvocato dopo che erano partite le ricerche con interrogatori a parenti e amici.
          La vicenda troppo simile a quante altre negli anni recenti, anzi direi mesi o settimane, è l'ultima ma solo in ordine di tempo perché purtroppo accadrà ancora e altre donne perderanno la vita, è solo per caso che stavolta non sia andata così. Mi dico: chi compie un atto simile non è normale, ha perso il lume della ragione, il controllo delle proprie azioni, è stato forse in qualche modo umiliato e quindi "istigato" a fare violenza. Ma poi vengo a sapere che non si è trattato di un atto impulsivo, non che questo giustifichi un'azione di tale portata certo, ma di un qualcosa di meditato, covato dentro mesi che sfocia non certo in una "normale" passatemi il termine aggressione fisica se pur grave comunque. La metodologia poi alla fine è addirittura banale: ti do fuoco. Tutto lì.
          Non posso certo io giudicare o cercare di capire cosa nella mente di un uomo scateni questo tipo di reazioni, lo diranno medici e psichiatri caso per caso e scommetto che probabilmente non riusciranno ad arrivare nei meandri più sconosciuti e nascosti della mente di ciascuno di loro. La ragione che porta qualcuno a fare violenza a qualcun'altro, un uomo ad una donna, penso sia da ricercare nel profondo del nostro essere. Non è questo il punto.
          Il punto è che episodi come questi vorremmo non accadessero mai e invece ci troviamo sempre più spesso a doverne parlare. Si consiglia alle donne di essere sempre attente agli atteggiamenti dei loro compagni o mariti e non è sufficiente, di non permettere mai loro di farsi minacciare verbalmente o peggio fisicamente e non è sufficiente, di denunciare per lo meno ai parenti situazioni potenzialmente pericolose e non è sufficiente e in ultimo di denunciare alle forze dell'ordine casi gravi, ma purtroppo anche qui non è sufficiente; non per colpa di chi ci dovrebbe proteggere sia chiaro, capiamo la difficoltà nel gestire casi del genere da parte di polizia o carabinieri, ma almeno la Legge io dico ha l'obbligo perlomeno morale di fare qualcosa.
          E' comunemente risaputo che l'incertezza della sanzione, e in molti casi la sicurezza che quest'ultima sarà molto bassa o quasi inesistente, contribuisce a far si che in alcuni tipi di reato il numero di casi sia in costante aumento o perlomeno in numero troppo elevato; ecco io consiglierei al legislatore di provvedere a far sì che almeno la pena sia certa.
          Insomma signori, chi ammazza o quasi la compagna, moglie, figlia o familiare per motivi semplicemente inaccettabili e assurdi che almeno psicologicamente venga frenato dal pensiero di dover poi passare parecchio tempo nelle patrie galere.
          Sicuramente non sarà la soluzione migliore e tante altre a vostro modo di vedere ce ne potrebbero essere, lo credo anch'io ma in attesa che la natura umana si allontani da atteggiamenti così sbagliati potrebbe servire. Pensiamoci.  

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