lunedì 27 febbraio 2017

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO Lo stretto rapporto tra diritto e dovere

Il titolo lo avrete riconosciuto tutti, spero. E' il testo della prima parte dell'articolo uno della Costituzione della Repubblica Italiana, ricordo entrata in vigore il primo gennaio 1948.
Devo sinceramente confessare che non avrei proprio voluto affrontare l'argomento di cui invece sono costretto a scrivere attirato dal gran numero di episodi che si sono verificati negli ultimi anni.
L'ultima notizia è di due giorni fa: un blitz dei Carabinieri nell'Ospedale Loreto Mare di Napoli ha portato all'arresto di 55 persone ora ai domiciliari e altri 39 indagati, tutti accusati di assenteismo. E non manca la varietà, si può pescare senza pericolo di sbagliare tra dottori, infermieri e personale amministrativo.  La mia riflessione parte proprio dall'assortito campionario dei soggetti indagati da cui si deduce facilmente che il "sistema vigente"all'interno del nosocomio era condiviso orizzontalmente e verticalmente fra le categorie dei dipendenti: messi sotto inchiesta 9 tecnici del reparto radiologico, 18 tra gli infermieri professionali, 6 tra gli impiegati amministrativi, infine 9 fra tecnici della manutenzione e 11 operatori socio-sanitari, queste sono le cifre per dovere di cronaca.
Un'indagine durata due anni, supportata fra l'altro da filmati, intercettazioni e pedinamenti dal novembre del 2014 al febbraio 2015, che ha portato fin qui a scoprire cifre e dati da capogiro: due degli indagati avrebbero addirittura timbrato rispettivamente 433 e 493 volte al posto di colleghi, ma è leggendo l'elenco delle "attività extralavorative" che si resta basiti, chi andava a giocare a tennis chi a spasso in un centro commerciale o addirittura un salto in gioielleria, chissà magari per evitare le file del tardo pomeriggio....Addirittura un impiegato che per incarico doveva fare da supervisore ai colleghi, controllare appunto che tutti svolgessero correttamente i propri compiti, faceva lo chef all'interno di una nota villa resort. La novità e in questo caso fa davvero piacere è che per cinquanta degli arrestati sarà obbligatorio andare a lavoro cioè sarà loro consentito uscire dai domiciliari solo per tale ragione, quella che è stata definita una sorta di legge del contrappasso dal sostituto procuratore Nunzio Fragliasso  titolare dell'inchiesta il quale ricordo assieme al procuratore aggiunto Alfonso D'avino, che ora lo assiste nella direzione dell'ufficio inquirente napoletano, scoprì negli anni '90 la famosa tangentopoli dei farmaci coll'altrettanto famoso sequestro del tesoro nella residenza dell'allora direttore generale del servizio farmaceutico nazionale Duilio Poggiolini.
Sono partito mettendo l'accento sul primo articolo della Costituzione perché se i Padri Costituenti nel 1947 hanno deciso che si dovesse iniziare ad elencare i fondamentali della nascente democrazia italiana partendo dal concetto di lavoro come mattone base a cui aggiungere gli altri per costruirci sopra una nuova Italia è perché era, ed è tuttora a mio parere, il primo e più importante fra i diritti a cui un cittadino libero possa aspirare. 
Diritti e doveri, ecco ci siamo. Se il lavoro è un diritto così importante qualcuno ha dimenticato che esso è anche un dovere. Se è vero che la ricerca del lavoro è impresa ardua , di questi tempi ancora di più purtroppo, sia per chi ha studiato vent'anni, lo sanno fin troppo bene diplomati e laureati delle ultime generazioni, sia per quelli che terminata la scuola dell'obbligo si propongono sul mercato, essa deve essere proporzionata una volta ottenuto ad una onesta "dedizione al lavoro".
Posso anche capire che oggi uno stipendio medio sia quello che sia ed arrivare a fine mese è sempre più difficile.
Posso anche capire che molti mestieri e professioni siano faticosi da un punto di vista psicologico oltre che fisico.
Posso anche capire che spesso dopo anni che si fa la stessa cosa ogni giorno passi un po' la voglia, o peggio te la facciano passare forse quelli che lavorano con te.
Ma casi come quelli dell'Ospedale Loreto Mare e anche quelli di molti altri in altre regioni, il fenomeno dei "furbetti del cartellino" sembra democraticamente diffuso dal nord al sud, non devono né possono essere giustificati assolutamente, mai.
E' vero si tratta di un numero non certo elevato rispetto alla totalità dei dipendenti statali e quelli che ogni giorno fanno il proprio dovere fino in fondo sono sempre di gran lunga la maggioranza, ma si corre credo il rischio che il modo di pensare "tutto sommato lo fanno anche gli altri" o "per quello che ti danno" sia più alto.
Il mio non vuole essere un richiamo al lavoro che nobilita l'uomo di memoria darwiniana e certamente come diceva nella sua famosa raccolta Cesare Pavese lavorare stanca, ma ho la sensazione che in una società che manda troppi messaggi sbagliati come quelli di personaggi televisivi che hanno facilmente successo, calciatori con donne bellissime al loro fianco, giochi a premi in cui se indovini una parola ti coprono di gettoni d'oro, pubblicità con bellissime ville sperdute in località fantastiche, automobili veloci, abiti costosissimi e scarpe comodissime che chiunque può indossare, la gente stia perdendo il senso profondo delle cose. 
E' lavorare onestamente che ci fa diventare uomini migliori e cittadini veri non ingannare gli altri, che tanto poi prima o poi ti scoprono. Stiamo vivendo anni difficili e occorrerà molto tempo per dimenticarli, proprio per questo riflettiamo bene e soprattutto insegniamo ad essere più uomini e più cittadini ai nostri figli, prima che sia tardi.

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